PRIMA SANTA MESSA DEL GRUPPO DI PREGHIERA IN ONORE DEL BEATO CARLO DI ASBURGO A REGGIO CALABRIA.

Si è svolta sabato 27 febbraio presso la Chiesa di Sant’Antonio Abate in Reggio Calabria la prima Santa Messa celebrata nella Città dello Stretto dal Gruppo di Preghiera neocostituito in onore del Beato Carlo, ultimo Imperatore d’Austria.La celebrazione eucaristica è stata officiata dal Rev.mo Don Luigi Cannizzo, Assistente Spirituale per la Gebetsliga della Calabria, il quale, durante un’intensa omelia, ha porto i saluti di Mons. Arnaldo Morandi delgato nazionale, ed ha tratteggiato le speciali doti spirituali e le virtù eroiche del Beato, aggiornando i fedeli sullo stato del processo di canonizzazione in corso, cui le preghiere dei fedeli non mancheranno di dare un significativo contributo.E’ intervenuto il Delegato della Gebetsliga per la Calabria, Grande Uff. Avv. Aurelio Badolati, il quale ha brevemente delineato i meriti politici e la figura di illuminato statista dell’Imperatore cattolico, sottolineando in particolar modo il suo fervido e convinto impegno per la pace tra le nazioni, ed evidenziando altresì che, paradossalmente, non potrebbe essere più vicino alla cultura mediterranea un così eminente interprete della società mitteleuropea, alla luce di quei valori condivisi che – al di là delle vicende non sempre commendevoli degli Stati nazionali sorti sulle rovine di quelli preunitari – hanno potentemente influenzato tutta la storia d’Europa.Erano presenti numerosi fedeli, tra i quali il Barone Arturo Nesci di Sant’Agata.Dopo la Santa Messa, sono stati consegnati ad alcuni fedeli i diplomi di appartenenza alla Gebetsliga.L’evento si è concluso con un saluto generale all’aperto, nel rispetto delle vigenti norme anti-covid, sulla terrazza antistante la Chiesa, dove la vista suggestiva sullo Stretto dalle alture a Nord della Città – luoghi ricchi di tremila anni di storia – ha offerto ai fedeli un ulteriore momento di contemplazione del Creato, occasione di interiore riconciliazione con il Creatore attraverso la beata intercessione di Carlo di Asburgo.Corrado Savasta

Parte la delegazione della Calabria

Vibo Valentia – Martedì 23 febbraio 2021,

presso la chiesa di Maria SS. del Rosario e san Giovanni Battista, sede della storica arciconfraternita omonima, si è celebrata una santa messa voluta dalla rappresentanza di Vibo Valentia del nascente Gruppo di Preghiera per la causa di canonizzazione del Beato Carlo I d’Austria. La santa messa è stata celebrata da Mons. Filippo Ramondino, vicario generale della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, presenti alla cerimonia religiosa i membri che hanno aderito all’unione di preghiera, molti fedeli, e in modo particolare il dott. Aurelio Badolati, delegato per la Calabria della Gebetsliga Italia. Mons. Ramondino nella sua omelia ha sottolineato come la figura “dell’ultimo degli Asburgo” merita attenzione non solo perché sovrano e santo, ma anche e soprattutto in quanto sovrano santo; inoltre ha evidenziato la vocazione alla santità, come qualcosa presente in ognuno di noi, egli infatti ha anche fatto riferimento alla cosiddetta “fabbrica di santi” attuata sotto il pontificato di San Giovanni Paolo II, un papa che vide e scorse il profumo di santità in ogni fascia sociale, nel povero, nella persona umile, nel docente, nell’educatore, nel sovrano, nell’imperatore, nella madre di famiglia ecc. Anche il dott. Badolati, al termine della santa messa, ha preso la parola, delineando in un breve excursus i tratti fondamentali della biografia del Beato Carlo d’Asburgo, sottolineando inoltre l’importanza della canonizzazione di questo imperatore buono e magnanimo, e soprattutto mettendo in evidenza come la figura di Carlo, dopo gli orrori della seconda guerra mondiale e delle guerre balcaniche successive al 1989, pare, proprio in questa chiave, profetica. A conclusione della cerimonia, sono stati benedetti da mons. Ramondino i diplomi di appartenenza e le insegne per i membri dell’unione di preghiera, consegnati da Badolati insieme ad una significativa reliquia “ex indumentis” del Beato. Un primo input che sancirà altre numerose iniziative di preghiera per il Beato Carlo d’Asburgo in tutta la regione Calabria.(Benemerito Gabriele Vallone)

25 e 27 marzo preghiamo con il Papa. 29 – 30 – 31 marzo triduo di preghiera al Beato Carlo


Il prossimo primo aprile 2020 ricorrerà il 98° anniversario del pio transito di Carlo d’ Asburgo (1 aprile 1922) beatificato da San Giovanni Paolo II nel 2004.
Il 29 – 30 – 31 marzo, l’ Unione di Preghiera del Beato Carlo per la Pace e la Fratellanza tra i Popoli, facendo propria la proposta diocesana dell’ Arcivescovo di Ferrara S. E. Mons. Giancarlo Perego, propone un triduo di preghiera per invocare l’intercessione del Beato Carlo contro dell’epidemia di coronavirus e per chiedere la guarigione degli ammalati. Si pregherà anche per tutti coloro che in questa difficile situazione si prendono cura degli ammalati, dei bisognosi e per chi lavora al benessere della società civile.
Il Beato Carlo esiliato sull’isola di Madeira, con la moglie S.d.D. Zita e gli otto figli, venne improvvisamente colpito da polmonite fulminante, durante i giorni della sua agonia rinnovò a Dio l’offerta della propria vita per la salvezza, la pace e La fratellanza tra i popoli.


I testi del triduo da domenica 29 marzo saranno disponibili sulla Homage del sito  www.beatocarloinitalia.it

La Gebetsliga Italiana rispondendo all’appello del Santo Padre Papa Francesco: mercoledì 25 marzo alle ore 12,00 prega con tutti i cristiani il Padre Nostro e venerdì 27 marzo alle ore 18,00 con tutti i cattolici per l’ascolto della Parola di Dio, la Adorazione Eucaristica e la Benedizione Urbi et Orbi con annessa l’Indulgenza Plenaria.

Newsletter novembre 2018

 

Unione di Preghiera Beato Carlo per la Pace e la Fratellanza  tra i Popoli

Italia

 

” Novembre
mese delle Anime Sante
del Purgatorio”

Lo scorso 14 ottobre papa Francesco, in piazza San Pietro, ha proclamato Santo Paolo VI, pare bello proporre per la riflessione i suoi pensieri sul mistero della morte tratti dal testamento.

 

IL TESTAMENTO DI PAOLO VI

In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen.

Fisso lo sguardo verso il mistero della morte, e di ciò che la segue, nel lume di Cristo, che solo la rischiara; e perciò con umile e serena fiducia. Avverto la verità, che per me si è sempre riflessa sulla vita presente da questo mistero, e benedico il vincitore della morte per averne fugate le tenebre e svelata la luce.

Dinanzi perciò alla morte, al totale e definitivo distacco dalla vita presente, sento il dovere di celebrare il dono, la fortuna, la bellezza, il destino di questa stessa fugace esistenza: Signore, Ti ringrazio che mi hai chiamato alla vita, ed ancor più che, facendomi cristiano, mi hai rigenerato e destinato alla pienezza della vita.

Parimente sento il dovere di ringraziare e di benedire chi a me fu tramite dei doni della vita, da Te, o Signore, elargitimi: chi nella vita mi ha introdotto (oh! siano benedetti i miei degnissimi Genitori!), chi mi ha educato, benvoluto, beneficato, aiutato, circondato di buoni esempi, di cure, di affetto, di fiducia, di bontà, di cortesia, di amicizia, di fedeltà, di ossequio. Guardo con riconoscenza ai rapporti naturali e spirituali che hanno dato origine, assistenza, conforto, significato alla mia umile esistenza: quanti doni, quante cose belle ed alte, quanta speranza ho io ricevuto in questo mondo!
Ora che la giornata tramonta, e tutto finisce e si scioglie di questa stupenda e drammatica scena temporale e terrena, come ancora ringraziare Te, o Signore, dopo quello della vita naturale, del dono, anche superiore, della fede e della grazia, in cui alla fine unicamente si rifugia il mio essere superstite? Come celebrare degnamente la tua bontà, o Signore, per essere io stato inserito, appena entrato in questo mondo, nel mondo ineffabile della Chiesa cattolica? Come per essere stato chiamato ed iniziato al Sacerdozio di Cristo? Come per aver avuto il gaudio e la missione di servire le anime, i fratelli, i giovani, i poveri, il popolo di Dio, e d’aver avuto l’immeritato onore d’essere ministro della santa Chiesa, a Roma specialmente, accanto al Papa, poi a Milano, come arcivescovo, sulla cattedra, per me troppo alta, e venerabilissima dei santi Ambrogio e Carlo, e finalmente su questa suprema e formidabile e santissima di San Pietro? In aeternum Domini misericordias cantabo.

Siano salutati e benedetti tutti quelli che io ho incontrati nel mio pellegrinaggio terreno; coloro che mi furono collaboratori, consiglieri ed amici – e tanti furono, e così buoni e generosi e cari!
benedetti coloro che accolsero il mio ministero, e che mi furono figli e fratelli in nostro Signore!

A voi, Lodovico e Francesco, fratelli di sangue e di spirito, e a voi tutti carissimi di casa mia, che nulla a me avete chiesto, né da me avuto di terreno favore, e che mi avete sempre dato esempio di virtù umane e cristiane, che mi avete capito, con tanta discrezione e cordialità, e che soprattutto mi avete aiutato a cercare nella vita presente la via verso quella futura, sia la mia pace e la mia benedizione.

Il pensiero si volge indietro e si allarga d’intorno; e ben so che non sarebbe felice questo commiato, se non avesse memoria del perdono da chiedere a quanti io avessi offeso, non servito, non abbastanza amato; e del perdono altresì che qualcuno desiderasse da me. Che la pace del Signore sia con noi.

E sento che la Chiesa mi circonda: o santa Chiesa, una e cattolica ed apostolica, ricevi col mio benedicente saluto il mio supremo atto d’amore.

A te, Roma, diocesi di San Pietro e del Vicario di Cristo, dilettissima a questo ultimo servo dei servi di Dio, la mia benedizione più paterna e più piena, affinché Tu Urbe dell’orbe, sia sempre memore della tua misteriosa vocazione, e con umana virtù e con fede cristiana sappia rispondere, per quanto sarà lunga la storia del mondo, alla tua spirituale e universale missione.

Ed a Voi tutti, venerati Fratelli nell’Episcopato, il mio cordiale e riverente saluto; sono con voi nell’unica fede, nella medesima carità, nel comune impegno apostolico, nel solidale servizio al Vangelo, per l’edificazione della Chiesa di Cristo e per la salvezza dell’intera umanità. Ai Sacerdoti tutti, ai Religiosi e alle Religiose, agli Alunni dei nostri Seminari, ai Cattolici fedeli e militanti, ai giovani, ai sofferenti, ai poveri, ai cercatori della verità e della giustizia, a tutti la benedizione del Papa, che muore.

E così, con particolare riverenza e riconoscenza ai Signori Cardinali ed a tutta la Curia romana: davanti a voi, che mi circondate più da vicino, professo solennemente la nostra Fede, dichiaro la nostra Speranza, celebro la Carità che non muore, accettando umilmente dalla divina volontà la morte che mi è destinata, invocando la grande misericordia del Signore, implorando la clemente intercessione di Maria santissima, degli Angeli e dei anti, e raccomandando l’anima mia al suffragio dei buoni.

……..(seguono disposizioni che si tralasciano mentre il testamento conclude con altre disposizioni che ci possono dare una bella testimonianza nonché ispirazione)…….

Circa le cose di questo mondo: mi propongo di morire povero, e di semplificare così ogni questione al riguardo.

Per quanto riguarda cose mobili e immobili di mia personale proprietà, che ancora restassero di provenienza familiare, ne dispongano i miei Fratelli Lodovico e Francesco liberamente; li prego di qualche suffragio per l’anima mia e per quelle dei nostri Defunti. Vogliano erogare qualche elemosina a persone bisognose o ad opere buone. Tengano per sé, e diano a chi merita e desidera qualche ricordo dalle cose, o dagli oggetti religiosi, o dai libri di mia appartenenza. Distruggano note, quaderni, corrispondenza, scritti miei personali.

Delle altre cose che si possano dire mie proprie: disponga, come esecutore testamentario, il mio Segretario privato, tenendo qualche ricordo per sé, e dando alle persone più amiche qualche piccolo oggetto in memoria. Gradirei che fossero distrutti manoscritti e note di mia mano; e che della corrispondenza ricevuta, di carattere spirituale e riservato, fosse bruciato quanto non era destinato all’altrui conoscenza.

Nel caso che l’esecutore testamentario a ciò non possa provvedere, voglia assumerne incarico la Segreteria di Stato.

Raccomando vivamente di disporre per convenienti suffragi e per generose elemosine, per quanto è possibile.

Circa i funerali: siano pii e semplici (si tolga il catafalco ora in uso per le esequie pontificie, per sostituirvi apparato umile e decoroso).

La tomba: amerei che fosse nella vera terra, con umile segno, che indichi il luogo e inviti a cristiana pietà. Niente monumento per me.

E circa ciò che più conta, congedandomi dalla scena di questo mondo e andando incontro al giudizio e alla misericordia di Dio: dovrei dire tante cose, tante. Sullo stato della Chiesa; abbia essa ascolto a qualche nostra parola, che per lei pronunciammo con gravità e con amore. Sul Concilio: si veda di condurlo a buon termine, e si provveda ad eseguirne fedelmente le prescrizioni. Sull’ecumenismo : si prosegua l’opera di avvicinamento con i Fratelli separati, con molta comprensione, con molta pazienza, con grande amore; ma senza deflettere dalla vera dottrina cattolica. Sul mondo: non si creda di giovargli assumendone i pensieri, i costumi, i gusti, ma studiandolo, amandolo, servendolo.

Chiudo gli occhi su questa terra dolorosa, drammatica e magnifica, chiamando ancora una volta su di essa la divina Bontà. Ancora benedico tutti. Roma specialmente, Milano e Brescia. Alla Terra santa, la Terra di Gesù, dove fui pellegrino di fede e di pace, uno speciale benedicente saluto.

E alla Chiesa, alla dilettissima Chiesa cattolica, all’umanità intera, la mia apostolica benedizione.

Poi: in manus Tuas, Domine, commendo spiritum meum.

Ego: Paulus PP. VI.

Dato a Roma, presso S. Pietro, il 30 giugno 1965, anno III del nostro Pontificato.

 

Il Purgatorio
San Roberto Bellarmino afferma:
“Dopo la morte sono rare le anime che vanno direttamente in Paradiso;
la moltitudine delle altre che muoiono in grazia di Dio
debbono essere purificate dalle pene acerbissime del Purgatorio”.

 

 

 

 

Indulgenza Plenaria per i cari defunti

 

Possiamo acquistare a favore delle anime del Purgatorio l’indulgenza plenaria (una sola volta) dal  mezzogiorno del 1° novembre fino a tutto a tutto il giorno successivo vistando una chiesa e recitando il Credo e il Padre Nostro. Sono inoltre da adempiere queste tre condizioni:
*confessione sacramentale Questa condizione può essere adempiuta parecchi giorni prima o dopo. Con una confessione si possono acquistare più indulgenze plenarie, purché permanga in noi l’esclusione di qualsiasi affetto al peccato, anche veniale.
*comunione eucaristica
*preghiera
secondo le intenzioni del Sommo Pontefice recitando Padre Nostro e Ave Maria
La stessa facoltà alle medesime condizioni è concessa nei giorni dal 1° all’ 8 novembre al fedele che devotamente visita il cimitero e anche soltanto mentalmente prega per i fedeli defunti.Non facciamo mancare ai nostri morti questo dono prezioso, è l’unica cosa che li raggiunga e li possa sollevare.

 

Intenzioni di preghiera per il mese di novembre

 

  • Per il Santo Padre il Papa.
  • Per tutti i nostri cari defunti e le anime del purgatorio affinché  le comunità e i singoli tornino a nutrire  fiducia nella preghiera di suffragio che tanto beneficio porta alle anime anelanti il paradiso e pronte a corrispondere preghiere di intercessione per i bisogni dei loro benefattori.
  • Perché gli ammalati e chi soffre anche nell’anima e nella mente, per quanti si affidano alla nostra preghiera, non si ripieghino su se stessi e sul proprio dolore, ma abbiano la forza, la consolazione e il coraggio di mettere le loro sofferenze accanto al Crocifisso per la salvezza del modo e delle anime.
  • Per i sacerdoti e i vescovi ministri dell’ Altare e guide del Popolo di Dio affinchè conformino sempre più la loro vita al mistero che celebrano nella ricerca continua della santificazione personale e della chiesa.
  • Perché la Chiesa riconosca presto la santità del Beato Carlo d’Austria.

 

 

Newsletter ottobre 2018

 

Kaiser Karl Gebetsliga für den Völkerfrieden

 Unione  di Preghiera Beato Carlo per la Pace e la Fratellanza tra i Popoli

Delegazione Italiana

 

Ottobre 2018 mese dedicato alla Vergine Maria del Santo Rosario e alla novena al Beato Carlo che inizierà il 12 ottobre.

21 ottobre memoria liturgica del Beato Carlo.

 “La Santissima Vergine in questi ultimi tempi in cui noi viviamo ha dato una nuova efficacia alla recita del Rosario tale che non c’è nessun problema, non importa quanto difficile possa essere, o temporale o soprattutto spirituale, nella vita personale di ciascuno di noi, delle nostre famiglie…che non possa essere risolto col Rosario. Non c’è nessun problema, vi dico, non importa quanto può essere difficile, che noi non possiamo risolvere con la preghiera del Rosario. ” Suor Lucia dos Santos. Veggente di Fatima

Il Santo papa Giovanni Paolo II volle che la memoria liturgia del Beato Carlo d’Austria fosse fissata non nel dies natalis, cioè nel giorno della morte, come normalmente avviene, bensì il 21 ottobre, anniversario del matrimonio di Carlo con Zita di Borbone Parma avvenuto il 21 ottobre 1911.

Siamo tutti invitati in questo mese mariano a pregare quotidianamente il santo rosario e la novena al Beato Carlo che inizierà venerdì 12 ottobre e  Il triduo che precederà il giorno della memoria liturgica, i testi si trovano sul sito internet nella pagina devozione.

Domenica 21 Ottobre celebreremo il Beato Carlo, le varie rappresentanze sono caldamente invitate ad organizzare la celebrazione della Santa Messa, i testi del proprio si trovano sul sito internet nella pagina devozione.

Una celebrazione ufficiale e solenne si terrà a Brescia nella parrocchia di San Gottardo nella Santa Messa festiva delle alle ore 11. ( Chi desidera parteciparvi e nell’eventualità trattenersi poi al pranzo presso il ristorante Vedetta in zona panoramica nei pressi della parrocchia è pregato di segnalarlo per tempo via mail:  sangottardobs@libero.it ( quota per il pranzo al ristorante €30 )

AVVISI

* Si suggerisce in questo mese di ottobre, oltre alla preghiera personale o comunitaria della novena di organizzare anche un momento culturale per far meglio conoscere ed approfondire la figura, la vita e la testimonianza del Beato Carlo e della sua sposa la Serva di Dio Zita.

* Si raccomanda di visionare periodicamente il sito che viene puntualmente aggiornato.

* Si raccomando per i gruppi di preghiera costituendi di seguire la procedura indicata sul sito internet senna sezione la Gebetsliga, mentre per i gruppi già costituiti ed approvati si raccomanda l’utilizzo dello spazio apposito sul sito internet per pubblicare e far conoscere le proprie iniziative.

* Siamo tutti invitati a diffondere l’adesione alla Newsletter presso amici e conoscenti è questo il metodo che ha permesso lo sviluppo della Gebetsliga in Italia e non solo.

INTENZIONI DI PREGHIERA

In questo mese preghiamo in maniera speciale per le seguenti intenzioni:

  • PER IL SANTO PADRE IL PAPA FRANCESCO
  • PER LE VOCAZIONI SACERDOTALI E DI SPECIALE CONSACRAZIONE
  • PER I PERSEGUITATI A CAUSA DELLE FEDE E DELLA GIUSTIZIA
  • PER TUTTI GLI AMMALATI, ANZIANI, DISABILI, PER TUTTI I BISOGNOSI
  • PER LA CANONIZZAZIONE DEL BEATO CARLO

Si raccomanda in tutte le riunioni di preghiera o personalmente di recitare l’orazione per la canonizzazione del Beato Carlo e la preghiera a Maria Signora di tutti i popoli

Preghiere per la Canonizzazione del Beato Carlo d’Austria

Dio Padre Onnipotente, attraverso il Beato Carlo hai dato alla tua Chiesa e al popolo di Dio un esempio completo di vita cristiana.
Le sue azioni e le sue scelte nel campo politico e  famigliare sono state  fermamente ispirate al Vangelo e sugli insegnamenti della dottrina cristiana. Il suo amore per Gesù Eucarestia è cresciuto in periodi di grande incertezza e ciò lo ha portato ad unirsi al sacrificio di Cristo, attraverso il suo sacrificio e l’offerta della propria vita per la salvezza dei suoi popoli. L’Imperatore Carlo ha profondamente amato la Madre di Dio Maria Santissima ed ispira anche noi come lui ha fatto a  pregare il santo Rosario.
Rafforzaci ora col suo aiuto, interceda per tutti i bisognosi, quando la malattia, lo scoraggiamento, lo sconforto, la solitudine, l’amarezza e le difficoltà della vita mettono a dura prova. Aiutaci a vedere e a seguire l’esempio del Tuo fedele servo il beato Carlo e per sua intercessione ascolta le nostre suppliche ed accogli le nostre preghiere (enunciare la propria intenzione).
Concedi i segni necessari affinché ne sia riconosciuta la santità, per la gloria del Tuo nome, nella lode della Santa Vergine Maria per il bene della santa Chiesa. ( Pater, Ave, Gloria )
Amen.

 PREGHIERA A MARIA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI

TESTO DELLA PREGHIERA APPROVATA DALLA CONGREGAZIONE PER LA FEDE (2006)

SIGNORE GESÙ CRISTO,
FIGLIO DEL PADRE,
MANDA ORA IL TUO SPIRITO SULLA TERRA.
FA ABITARE LO SPIRITO SANTO
NEI CUORI DI TUTTI I POPOLI,
AFFINCHÉ SIANO PRESERVATI
DALLA CORRUZIONE, DALLE CALAMITÀ
E DALLA GUERRA. CHE LA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI,
LA BEATA VERGINE MARIA,
SIA LA NOSTRA AVVOCATA. AMEN.

Imprimatur: 6/01/2009

 

 

Newsletter settembre 2018

Kaiser Karl Gebetsliga für den Völkerfrieden

Unione di Preghiera  Beato Carlo per la Pace e la Fratellanza  tra i Popoli

Delegazione Italiana

 

 

Newsletter di Settembre 2018, mese dedicato agli Angeli custodi

 

AIUTO ALLA RIFLESSIONE

«Nostro desiderio è che si accresca la devozione agli Angeli Custodi» (Giovanni Paolo II).

Parole di Benedetto XVI sugli angeli.

Cari amici, il Signore è sempre vicino e operante nella storia dell’umanità, e ci accompagna anche con la singolare presenza dei suoi Angeli, che oggi la Chiesa venera quali “Custodi”, cioè ministri della divina premura per ogni uomo. Dall’inizio fino all’ora della morte, la vita umana è circondata dalla loro incessante protezione. E gli Angeli fanno corona all’augusta regina Maria delle Vittorie, la Beata Vergine Maria del Rosario, che nella prima domenica di ottobre, proprio a quest’ora, dal Santuario di Pompei e dal mondo intero, accoglie la fervida Supplica, affinché sia sconfitto il male e si riveli, in pienezza, la bontà di Dio”.Il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica edito nel 2005 sotto il pontificato di Benedetto XVI alla domanda chi sono gli angeli? risponde al n. 60: “Gli angeli sono creature puramente spirituali, incorporee, invisibili e immortali, esseri spirituali dotati di intelligenza e di volontà. Essi, contemplando incessantemente Dio a faccia a faccia, Lo glorificano, Lo servono e sono i suoi messaggeri nel compimento della missione di salvezza per tutti gli uomini”, sulle modalità poi della presenza degli spiriti celesti nella Chiesa, il Compendio citando San Basilio Magno che affermò che ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita, sottolinea che la Chiesa si unisce agli angeli per adorare Dio, invoca la loro assistenza e di alcuni celebra liturgicamente la memoria.

Benedetto XVI, Il 2 ottobre 1977, parlando alla radio bavarese quand’era ancora cardinale, dopo aver ricordato che il 2 ottobre da circa trecent’anni la Chiesa Cattolica celebra la festa dei Santi Angeli Custodi, disse che poche cose erano diventate estranee ai cristiani d’oggi quanto l’idea dell’Angelo custode. Poi aggiunse: “L’Antico Testamento dice dell’angelo al popolo di Israele: “Prestagli attenzione e ascoltare la sua voce” cioè devo farmi attento e sensibile a quest’idea divina che mi abbraccia e guida, e non devo contrapporle ostinatamente i miei desideri ed i miei umori del momento.

Di angeli custodi ora non si parla più se non in qualche locuzione convenzionale. Lo stesso vale se si parla di protezione e si discute di come sia possibile proteggerci dai fenomeni inquietanti e dai pericoli della vita moderna. Parlare degli “Angeli” significa invece essere convinti che il mondo è dappertutto colmo dalla viva presenza di Dio e che questa presenza si rivolge a ciascun individuo, a ciascuno di noi come potenza che ci chiama e ci protegge.

Alla fine del corso degli esercizi spirituali per la Quaresima del 2007, il predicatore era stato l’arcivescovo emerito di Bologna, il cardinale di venerata memoria Giacomo Biffi che si era a lungo soffermato sugli spiriti celesti e, al momento del ringraziamento, il Papa Benedetto XVI affermò:  “Mi sono accorto che negli intarsi del mio inginocchiatoio è raffigurato il Cristo risorto, circondato da angeli che volano. Ho pensato che questi angeli possono volare perché non si trovano nella gravitazione delle cose materiali della terra, ma nella gravitazione dell’amore del Risorto; e che noi potremmo volare se uscissimo un po’ dalla gravitazione del materiale ed entrassimo nella gravitazione nuova dell’amore del Risorto”.

La prima domenica di Quaresima del 2009, all’Angelus Benedetto XVI ebbe a sottolineare che nel vangelo di Marco si dice che “Lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da satana” (Mc 1,12). Ma “di fronte a questa figura oscura e tenebrosa che osa tentare il Signore, appaiono gli angeli, figure luminose e misteriose”. Gli angeli, dice il Vangelo, “servivano” Gesù (Mc 1,13); essi sono il contrappunto di satana”. E dopo aver elencato la presenza degli angeli nell’Antico e nel Nuovo testamento, Benedetto XVI aggiunse: “Gli angeli servono Gesù, che è certamente superiore ad essi, e questa sua dignità viene qui, nel Vangelo, proclamata in modo chiaro, seppure discreto. Infatti anche nella situazione di estrema povertà e umiltà, quando è tentato da Satana, egli rimane il Figlio di Dio, il Messia, il Signore”. “Domandiamo loro – concluse il papa in quel primo marzo 2009 – in particolare quest’oggi, di vegliare su di me e sui collaboratori della Curia romana che in questo pomeriggio, come ogni anno, inizieremo la settimana di Esercizi spirituali. Maria, regina degli Angeli, prega per noi!”

Le parole di papa Francesco sugli angeli

In diverse occasioni Papa Francesco ha dedicato alcune delle sue riflessioni sull’importanza dell’Angelo Custode, la cui festa viene celebrata il 2 Ottobre in tutta la Chiesa Cattolica.

Abbiamo raccolta 4 di queste riflessioni di Papa Francesco che posso servirci per migliorare il nostro rapporto con il nostro Angelo Custode.

1) L’Angelo Custode non è una dottrina fantasiosa

Nel 2014, Papa Francesco, durante la consueta omelia a Santa Marta, ha affermato che l’Angelo Custode non è una dottrina fantasiosa ma un compagno che Dio ci ha posto accanto nel cammino della nostra vita.

“Cacciare via il compagno di cammino è pericoloso, perché nessun uomo, nessuna donna può consigliare sé stesso. Io posso consigliare un altro, ma non consigliare me stesso. C’è lo Spirito Santo che mi consiglia, c’è l’angelo che mi consiglia. Per questo, abbiamo bisogno. Questa non è una dottrina sugli angeli un po’ fantasiosa: no, è realtà. Quello che Gesù, che Dio ha detto: ‘Io mando un angelo davanti a te per custodirti, per accompagnarti nel cammino, perché non sbagli’”.

2) Gli Angeli lottano contro il demonio

Il 29 settembre del 2014, il Papa, parlando a Radio Vaticana ha detto che Satana ci presenta le cose come se fossero buone, ma la sua vera intenzione è quella di distruggere l’uomo; gli angeli sono quelli che lottano contro il demonio e che, quindi, ci difendono.

“Gli angeli ci difendono: difendono l’uomo e difendono l’uomo-Dio, l’uomo superiore, Gesù Cristo, che è la perfezione dell’umanità, il più perfetto». È per questo che «la Chiesa onora gli angeli, perché sono quelli che saranno nella gloria di Dio — sono nella gloria di Dio — perché difendono il grande mistero nascosto di Dio, cioè che il Verbo è venuto in carne».”

3) Per poter ascoltare il nostro Angelo Custode dobbiamo essere docili

Il 2 ottobre del 2015 Papa Francesco ha detto nella sua omelia alla Domus Santa Marta che “il cristiano deve essere docile allo Spirito Santo. La docilità allo Spirito Santo incomincia con questa docilità ai consigli di questo compagno di cammino”.

Per essere docili, ha consigliato il Santo Padre, bisogna farsi piccoli, come bambini. “Chiediamo oggi al Signore la grazia di questa docilità, di ascoltare la voce di questo compagno, di questo ambasciatore di Dio che è accanto a noi nel nome Suo, che siamo sorretti dal suo aiuto.”

4) Bisogna rispettarlo e ascoltarlo

Nella stessa omelia il Pontefice ha affermato che l’Angelo Custode “È sempre con noi!” e che il Signore ci consiglia di avere rispetto della sua presenza, di ascoltare la sua voce perché ci dà dei consigli.

Quando sentiamo quell’ispirazione: ‘Ma fa questo… questo è meglio… questo non si deve fare…’. Ascolta! Non ribellarti a lui”.

L’Angelo custode ci difende sempre e soprattutto dal male, assicura Francesco. Talvolta, osserva, “pensiamo che noi possiamo nascondere tante cose”, “cose brutte”, che alla fine verranno comunque alla luce. E l’Angelo, dice, è lì “per consigliarci”, per “coprirci”, esattamente come farebbe “un amico”. “Un amico che noi non vediamo, ma che sentiamo”. Un amico che un giorno “sarà con noi in Cielo, nella gioia eterna”

 AVVISI

Gli incontri di preghiera mensili non necessariamente debbono essere sempre celebrazioni eucaristiche, anche se qualche volta è opportuno che lo siano; tuttavia è auspicabile che normalmente si tenga l’adorazione eucaristica, con un momento comunitario che può essere celebrato con la contemplazione dei misteri e la preghiera del Santo Rosario in cui venga proposta una delle cinque intenzioni mensili per ogni decina. Qualora gli incontri cadano sempre il primo venerdì del mese sarà opportuno contemplare i misteri a rotazione per non pregare solamente sui misteri dolorosi. E’ consigliato anche un congruo tempo di adorazione personale silenziosa per esperimentare l’intimità dell’anima con Gesù Eucarestia. Infine dopo le preghiere previste e il canto del Tantum Ergo sarà impartita dal sacerdote la benedizione eucaristica.

Sarà opportuno che il momento per gli avvisi e le considerazioni da parte del delegato o del sacerdote assistente sia tenuto prima o dopo la preghiera.

Si considera altrettanto opportuno che in qualche occasione venga dato spazio a conferenze o istruzioni per approfondire la conoscenza della figura e della spiritualità del Beato Carlo concludendo con la preghiera per la canonizzazione e alla Madonna Signora di tutti i popoli

 

Intenzioni di preghiera per il mese di settembre:

 

  • Per il Santo Padre il Papa, che ci invita spesso ad accompagnarlo con la preghiera.

 

  • Perché i giovani del continente africano abbiano accesso all’educazione e al lavoro nel proprio paese

 

  • Perché gli insegnanti e i ricercatori possano operare in un ambiente idoneo a sviluppare i loro talenti di intelligenza e di cuore

 

  • Cuore di Gesù, sostieni e conforta i Tuoi sacerdoti nelle prove e nelle difficoltà del loro ministero”

 

  • Per la canonizzazione del Beato Carlo.

 

 

Si raccomanda in tutte le riunioni di preghiera o personalmente di recitare l’orazione per la glorificazione del Beato Carlo e la preghiera a Maria Signora di tutti i popoli

 

Preghiere per la Canonizzazione del Beato Carlo d’Austria

Dio Padre Onnipotente, attraverso il Beato Carlo hai dato alla tua Chiesa e al popolo di Dio un esempio completo di vita cristiana.
Le sue azioni e le sue scelte nel campo politico e  famigliare sono state  fermamente ispirate al Vangelo e sugli insegnamenti della dottrina cristiana. Il suo amore per Gesù Eucarestia è cresciuto in periodi di grande incertezza e ciò lo ha portato ad unirsi al sacrificio di Cristo, attraverso il suo sacrificio e l’offerta della propria vita per la salvezza dei suoi popoli. L’Imperatore Carlo ha profondamente amato la Madre di Dio Maria Santissima ed ispira anche noi come lui ha fatto a  pregare il santo Rosario.
Rafforzaci ora col suo aiuto, interceda per tutti i bisognosi, quando la malattia, lo scoraggiamento, lo sconforto, la solitudine, l’amarezza e le difficoltà della vita mettono a dura prova. Aiutaci a vedere e a seguire l’esempio del Tuo fedele servo il beato Carlo e per sua intercessione ascolta le nostre suppliche ed accogli le nostre preghiere (enunciare la propria intenzione).
Concedi i segni necessari affinché ne sia riconosciuta la santità, per la gloria del Tuo nome, nella lode della Santa Vergine Maria per il bene della santa Chiesa. ( Pater, Ave, Gloria )
Amen.

 PREGHIERA A MARIA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI

TESTO DELLA PREGHIERA APPROVATA DALLA CONGREGAZIONE PER LA FEDE (2006)

SIGNORE GESÙ CRISTO,
FIGLIO DEL PADRE,
MANDA ORA IL TUO SPIRITO SULLA TERRA.
FA ABITARE LO SPIRITO SANTO
NEI CUORI DI TUTTI I POPOLI,
AFFINCHÉ SIANO PRESERVATI
DALLA CORRUZIONE, DALLE CALAMITÀ
E DALLA GUERRA.
CHE LA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI,
LA BEATA VERGINE MARIA,
SIA LA NOSTRA AVVOCATA. AMEN.

Imprimatur: 6/01/2009

Il 31 maggio 2002, il vescovo di Haarlem-Amsterdam, S. E. Mons. Jozeph Marianus Punt, sentendo pareri e ponderando il tutto, ha attestato l’autenticità delle apparizioni della Signora di tutti i Popoli e ha constatato la soprannaturalità delle apparizioni. Per saperne di più cercare in google:  http://www.de-vrouwe.info/it