Calendario Incontri Gruppo di Cremona

Il locale gruppo di Cremona si ritrova presso al Chiesa dei Frati Minori Cappuccini in via Brescia, 48, il sabato pomeriggio, solitamente il IV° salvo imprevisti, alle ore 16.30 per il momento di catechesi e la s. Messa in onore del Beato Carlo. Al termine della s. Messa preghiera per chiedere l’intercessione del B. Carlo.

Ecco le date dei prossimi incontri:

Sabato 27 febbraio – Sabato 27 marzo – Sabato 17 aprile (Terzo sabato) – Sabato 22 maggio – Sabato 26 giugno.

Nuovo assistente spirituale della Rappresentanza provinciale di Cremona

Mons. Arnaldo Morandi, assistente nazionale della Gebetsliga, consegna una medaglia raffigurante il Beato Carlo d’Asburgo a Padre Andrea Cassinelli, nuovo assistente spirituale della Rappresentanza provinciale di Cremona. La sobria, ma sentita cerimonia di conferimento ufficiale dell’incarico ha avuto luogo lo scorso primo ottobre presso il convento dei Padri Cappuccini di via Brescia.

Mons. Morandi a sinistra, consegna la medaglia in bronzo, del B. Carlo d’Austria a p. Andrea Cassinelli ofmcap

Un “grazie” ed un “benvenuto”

La Delegazione di Cremona della Gebetsliga “Kaiser Karl” rivolge un sentito ringraziamento a Padre Marco Galdini (nella foto), cappuccino, per aver assicurato nel tempo una costante assistenza spirituale, davvero apprezzata da iscritti e simpatizzanti, in particolare per la puntuale celebrazione della S. Messa per il beato Carlo. Ora Padre Marco è stato chiamato a proseguire il proprio ministero in terra ligure. Lo accompagniamo nella preghiera, con gratitudine. Al contempo salutiamo Padre Andrea Cassinelli, anch’egli cappuccino, che con entusiasmo e generosità ha accettato di proseguire l’attività sin qui egregiamente svolta dal Confratello suo predecessore. Siamo certi di trovare in Padre Andrea un riferimento certo, solido e fraterno, cui affidarci ed affidare il prosieguo dell’attività della Delegazione. Primo appuntamento sabato 26 settembre alle ore 18 con la S. Messa presso il Convento dei Frati Cappuccini di Cremona in via Brescia 48. Grazie, Padre Marco! Benvenuto, Padre Andrea!

L’11 novembre a Cremona si parla del Beato Carlo e della massoneria

Sabato 11 novembre alle ore 15 siete tutti invitati al convegno dal titolo “I ‘no’ del Beato Carlo d’Asburgo alla massoneria“, promosso presso la sede dell’Adafa, in via Palestro 32, a Cremona.

Dopo un’introduzione generale, affidata al dott. Mauro Faverzani, interverranno l’avv. Mario Carotenuto, Ambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta presso la Repubblica araba d’Egitto, e mons. Arnaldo Morandi, assistente nazionale della Gebetsliga Kaiser Karl.

Estendete l’invito ad amici, familiari e simpatizzanti!

5 settembre 1939: nasce Rodolfo, il sestogenito di Carlo e Zita

Il 5 settembre 1919 vide la luce il sesto figlio del beato Carlo e di sua moglie Zita, Rodolfo. In quel momento la coppia imperiale si trovava in esilio presso villa Prangins, sul lago di Ginevra: trascorreva molto tempo con i bambini, intraprendeva escursioni nei dintorni, lunghe gite, uscite in sci, ma anche visite ad Asburgo, il castello storico della Dinastia, dove il primogenito, Otto, raccolse con passione piccoli ciottoli per la sua collezione di minerali. L’Imperatore in esilio, per la prima volta, ebbe l’opportunità di occuparsi in prima persona dell’educazione dei suoi figli, un’educazione conforme ai programmi austriaci e ungheresi (cfr. Stephan Baier-Eva Demmerle, Otto d’Asburgo-La biografia autorizzata, Edizioni Il Cerchio, Rimini 2006, pag. 36, traduzione italiana di Mauro Faverzani).

15 settembre 1912: il beato Carlo al XXIII Congresso Eucaristico

Il 15 settembre 1912 il beato Carlo, tornato a Vienna per un breve periodo, partecipò alla giornata conclusiva del XXIII Congresso Eucaristico Internazionale. Durante tale evento Padre Karl Maria von Andlau, gesuita, confessore e direttore spirituale del Beato, tenne una dotta relazione sul tema “La Santa Eucaristia e la Casa di Asburgo“, durante la quale evidenziò come lo stesso termine “Eucharistia“, latinizzazione dell’equivalente parola greca, potesse essere anagrammato in “Hic Austriae” e tradotto, sottintendendo la parola “vita“, nell’espressione “Qui è la vita dell’Austria“. Non solo: osservò con affascinante tesi come l’enigmatico monogramma “A.E.I.O.U.“, a fianco degli stemmi degli Asburgo dai tempi dell’imperatore Federico III, potesse essere decifrato in “Adoretur Eucharistia In Orbe Universo“.

In occasione di quello stesso Congresso tutti notarono l’imperatore Francesco Giuseppe, assieme all’intera Corte, inginocchiarsi davanti al Santissimo Sacramento. Fu per le centrali massoniche mondiali – pare riunitesi proprio in quegli stessi giorni – il segnale inequivocabile di una mutata rotta da parte della potenza austriaca rispetto al tradizionale giuseppinismo. Già bruciava il veto asburgico posto alla nomina al Pontificato del card. Mariano Rampolla del Tindaro – veto che valse invece l’elezione di S. Pio X, fortemente avverso alle infiltrazioni di “liberi muratori” negli ambienti culturali, pedagogici, educativi fuori e dentro la Chiesa. Ora questo nuovo episodio segnò la condanna a morte definitiva della Monarchia austriaca, tanto da indurre il beato Carlo, in una lettera inviata il 13 luglio 1921 al card. Bisleti (che lo unì in matrimonio con Zita), a scrivere: “Constato ogni giorno, con una soddisfazione sempre crescente, che i miei avversari, quelli che si oppongono con tutti i mezzi al successo della mia causa, sono in gran parte quegli stessi che hanno giurato odio e distruzione al Regno di Dio e che si accaniscono di più contro la Sua Santa Chiesa, e ciò mi conferma nella mia convinzione, che la mia causa sia quella giusta(cfr. Mauro Faverzani, Carlo I d’Asburgo un Imperatore Santo – Una biografia spirituale, edizioni Il Cerchio, Rimini 2005, pagg. 14-15).