NEWSLETTER GENNAIO 2022

ANNO DEL CENTENARIO DEL PIO TRANSITO DEL BEATO CARLO 1922 – 2022

MESE DI GENNAIO DEDICATO ALLA SANTA FAMIGLIA

PREGHIERA ALLA SANTA FAMIGLIA

Gesù, Maria e Giuseppe,
in voi contempliamo
lo splendore del vero amore,
a voi, fiduciosi, ci affidiamo.
Santa Famiglia di Nazaret,
rendi anche le nostre famiglie
luoghi di comunione e cenacoli di preghiera,
autentiche scuole di Vangelo
e piccole Chiese domestiche.
Santa Famiglia di Nazaret,
mai più ci siano nelle famiglie
episodi di violenza, di chiusura e di divisione;
che chiunque sia stato ferito o scandalizzato
venga prontamente confortato e guarito.
Santa Famiglia di Nazaret,
fa’ che tutti ci rendiamo consapevoli
del carattere sacro e inviolabile della famiglia,
della sua bellezza nel progetto di Dio.
Gesù, Maria e Giuseppe,
ascoltateci e accogliete la nostra supplica.
Amen.

(Papa Francesco, Amoris Laetitia, 325)


Intenzioni di preghiera

  • Per il Santo Padre il Papa.
  • Per la famiglia cristiana, perché senta la necessità di una continua ricerca della volontà di Dio e della santificazione di tutti i suoi membri secondo la propria vocazione.
  • Perché la famiglia si apra al dono della vita, affinché l’inestimabile valore che essa costituisce sia considerato da tutti come il bene assoluto e primario da difendere, promuovere e sostenere sempre.
  • Per le famiglie in difficoltà, divise, fallite, affinché non venga mai meno l’apertura alla speranza e alla provvidenza, la fiducia e l’attenzione ai figli, spesso vittime innocenti e inconsapevoli dell’egoismo dei grandi.
  • Per la canonizzazione del Beato Carlo

 

PREGHIERA DI SUPPLICA AL BEATO CARLO IN TEMPO DI CALAMITA’

Beato Carlo, hai accettato i difficili compiti e le sfide che Dio ti ha dato durante la tua vita,
hai sempre confidato in Nostro Signore Gesù Cristo attraverso la guida dello Spirito Santo
e in Maria, Madre di Dio e nostra, hai sempre trovato ispirazione, consolazione e speranza.
Vieni in nostro aiuto ora che siamo provati da questa calamità che spaventa e flagella il mondo
e intercedi per noi.

Ti affidiamo le anime dei defunti di questa pandemia, perché siano nell’abbraccio misericordioso   di Dio e conforta tutti coloro che soffrono nel lutto e nel dolore.
Intercedi per la guarigione dei malati, possano ritrovare forza e salute del corpo e dello spirito.

Tu che hai guidato con la virtù della prudenza il popolo a te affidato
illumina i Capi delle Nazioni nell’ emanare decisioni giuste e sagge
per il bene e la pace dell’umanità.

Chiedi forza e coraggio per i medici, gli infermieri,
quanti si prendono cura degli ammalati e gli scienziati;
siano guidati dalla saggezza, la conoscenza e la compassione del Divino Medico.

Dissipa le nostre paure, ansie e orgoglio,
affinché possiamo collaborare responsabilmente con tutti i popoli e le Nazioni
per la salute, la pace e la fratellanza.
Rafforza con i tuoi esempi la nostra fede
e chiedi per noi coraggio per sperimentare e
testimoniare l’intervento curativo di Dio.         

Fa che con la tua guida possiamo mettere la nostra vita nelle mani dell’Onnipotente
per compiere la Sua Santa Volontà
fino a quando lo potremo lodare in eterno, come hai fatto tu,
per Cristo nostro Signore.

Amen.

Pater, Ave, Gloria   

Imprimatur

+ Gian Carlo Perego
Arcivescovo di Ferrara-Comacchio
Abate di Pomposa

Ferrara 15 Febbraio 2021

Preghiere per la Canonizzazione del Beato Carlo d’Austria

Dio Padre Onnipotente, attraverso il Beato Carlo hai dato alla tua Chiesa un esempio completo di vita cristiana.
La sua vita e tutte le sue scelte e azioni, soprattutto in campo politico e  famiGliare, sono state sempre fondate sul Vangelo e sull’insegnamento della dottrina cristiana. Il suo amore per Gesù Eucarestia, cresciuto in tempi di grande incertezza, lo ha portato ad unirsi al sacrificio di Cristo attraverso l’offerta della propria vita, per la salvezza dei suoi popoli, nel costante e fiducioso abbandono alla Beata Vergine Maria.
Il Beato Carlo interceda per tutti i bisognosi quando la malattia, lo scoraggiamento, lo sconforto, la solitudine, l’amarezza e le difficoltà della vita mettono a dura prova. Aiutaci, o Padre, a vedere e seguire il suo esempio. Per la sua intercessione ascolta le nostre suppliche ed accogli le nostre preghiere (enunciare la propria intenzione).
Concedi i segni necessari affinché ne sia riconosciuta la santità, a gloria del Tuo nome e per il bene della Santa Chiesa. ( Pater, Ave, Gloria )
Amen.

 

PREGHIERA ALLA MADONNA DI FATIMA

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

O Vergine Santa, Madre di Gesù e Madre nostra, che sei apparsa a Fatima ai tre pastorelli per recare al mondo un messaggio di pace e di salvezza, io mi impegno ad accogliere questo tuo messaggio. Mi consacro oggi al tuo Cuore Immacolato, per appartenere così più perfettamente a Gesù. Aiutami a vivere fedelmente la mia consacrazione con una vita tutta spesa nell’amore di Dio e dei fratelli, sull’esempio della tua vita. In particolare Ti offro le preghiere, le azioni, i sacrifici della giornata, in riparazione dei peccati miei e degli altri, con l’impegno di compiere il mio dovere quotidiano secondo la volontà del Signore. Ti prometto di recitare ogni giorno il Santo Rosario, contemplando i misteri della vita di Gesù, intrecciati ai misteri della tua vita. Voglio vivere sempre da vero figlio tuo e cooperare perchè tutti Ti conoscano e amino come Madre di Gesù, vero Dio e unico nostro Salvatore. Amen.

 

 

 

 

 

L’Arciduca Edoardo incontra il delegato di Roma e Lazio

Sua Altezza Imperiale e Reale l’Arciduca Edoardo d’Asburgo, attuale Ambasciatore d’Ungheria presso la Santa Sede, riceve il Comm. Dott. Eugenio Cecchini, Sediario Pontificio e Delegato Gebetsliga di Roma e Lazio, nella Sede dell’Ambasciata. L’Ambasciatore ha fatto dono alla Gebetsliga di una statuetta che riproduce il Beato Imperatore Carlo. A Sua Altezza va il grazie del Delegato e della Gebetsliga nazionale per le continue attestazioni di amicizia e vicinanza nonché per il forte sostegno alle attività della Gebetsliga a Roma e in Italia.

PRIMA SANTA MESSA DEL GRUPPO DI PREGHIERA IN ONORE DEL BEATO CARLO DI ASBURGO A REGGIO CALABRIA.

Si è svolta sabato 27 febbraio presso la Chiesa di Sant’Antonio Abate in Reggio Calabria la prima Santa Messa celebrata nella Città dello Stretto dal Gruppo di Preghiera neocostituito in onore del Beato Carlo, ultimo Imperatore d’Austria.La celebrazione eucaristica è stata officiata dal Rev.mo Don Luigi Cannizzo, Assistente Spirituale per la Gebetsliga della Calabria, il quale, durante un’intensa omelia, ha porto i saluti di Mons. Arnaldo Morandi delgato nazionale, ed ha tratteggiato le speciali doti spirituali e le virtù eroiche del Beato, aggiornando i fedeli sullo stato del processo di canonizzazione in corso, cui le preghiere dei fedeli non mancheranno di dare un significativo contributo.E’ intervenuto il Delegato della Gebetsliga per la Calabria, Grande Uff. Avv. Aurelio Badolati, il quale ha brevemente delineato i meriti politici e la figura di illuminato statista dell’Imperatore cattolico, sottolineando in particolar modo il suo fervido e convinto impegno per la pace tra le nazioni, ed evidenziando altresì che, paradossalmente, non potrebbe essere più vicino alla cultura mediterranea un così eminente interprete della società mitteleuropea, alla luce di quei valori condivisi che – al di là delle vicende non sempre commendevoli degli Stati nazionali sorti sulle rovine di quelli preunitari – hanno potentemente influenzato tutta la storia d’Europa.Erano presenti numerosi fedeli, tra i quali il Barone Arturo Nesci di Sant’Agata.Dopo la Santa Messa, sono stati consegnati ad alcuni fedeli i diplomi di appartenenza alla Gebetsliga.L’evento si è concluso con un saluto generale all’aperto, nel rispetto delle vigenti norme anti-covid, sulla terrazza antistante la Chiesa, dove la vista suggestiva sullo Stretto dalle alture a Nord della Città – luoghi ricchi di tremila anni di storia – ha offerto ai fedeli un ulteriore momento di contemplazione del Creato, occasione di interiore riconciliazione con il Creatore attraverso la beata intercessione di Carlo di Asburgo.Corrado Savasta

Karol Wojtyla. Il suo nome in onore del Beato Carlo di Asburgo

CRACOVIA , 04 novembre, 2020 / 5:30 PM (ACI Stampa).- 

Il 4 novembre è la commemorazione di S. Carlo Borromeo, vescovo. Quel giorno, Karol Wojtyła, poi papa San Giovanni Paolo II. San Carlo Borromeo non fu l’unico Carlo particolarmente importante nella vita del papa polacco. Karol Wojtyła junior aveva ovviamente un padre, Karol senior e molti altri Carlo in famiglia (incluso il cugino di suo padre). Il rapporto tra l’ultimo imperatore d’Austria e il re d’Ungheria, Carlo d’Asburgo, ora beato, con Karol Wojtyla Jr. è un po’ meno noto, e questa è una storia molto interessante.

Rudolf Habsburg, figlio dell’ultimo imperatore d’Austria, re d’Ungheria e Boemia, Carlo d’Asburgo, anni fa ha rivelato nelle sue memorie la confessione di San Giovanni Paolo II sentita per caso durante una delle udienze private. Un rappresentante della famosa famiglia austriaca ha fatto riferimento nei suoi appunti all’incontro della sua famiglia con il papa polacco.

All’udienza hanno preso parte il principe Rodolfo, i suoi figli con le loro famiglie, e soprattutto sua madre l’imperatrice Zyta, ora Serva di Dio. Giovanni Paolo II ha salutato molto calorosamente gli Asburgo e, rivolgendosi a Zita, l’ha definita “la sua imperatrice”. Il Papa non ignorò nemmeno i cortesi inchini della testa all’imperatrice. Ha dedicato molte parole cordiali al suo defunto marito, Carlo I. A un certo punto, il Papa ha pronunciato parole eloquenti e sorprendenti:

“E sapete perché sono stato battezzato con il nome Karol? Perché mio padre aveva una grande ammirazione per l’imperatore Carlo I di cui era soldato”.

Sì, la famiglia Wadowice Wojtyłów dal 1772 al 1918 era all’interno dei confini dell’impero asburgico, e di fatto della  dinastia Asburgo-Lotaringia, la diretta continuatrice della famiglia Asburgica. Per riguardo della Lotaringia, abbiamo quindi un certo rapporto con Carlo I, o meglio della sua dinastia, con la Francia. In generale, la Małopolska meridionale contiene ancora molti ricordi del passato austriaco. La Małopolska è soprattutto una regione particolarmente associata a Papa Giovanni Paolo II. Lo ricorda, ad esempio, il servizio Małopolska della celebrazione del centenario della nascita di Giovanni Paolo II, santojp2.pl.

Vale anche la pena aggiungere che il secondo nome del papa polacco – Józef – a sua volta si riferiva molto probabilmente al predecessore di Carlo I, fratello di suo nonno – Franz Józef I.

È interessante notare che l’ultimo beato portato agli altari da Giovanni Paolo II fu Carlo I d’Asburgo. Era il 3 ottobre 2004 in piazza S. Pietro. Memoria liturgica del Beato. Carlo si celebra il 21 ottobre.

Perché l’arciduca, e poi l’imperatore Carlo, nato il 17 agosto 1887, meritava di essere incluso tra i beati?

Prima che Carlo diventasse l’ultima testa coronata nello stato austro-ungarico, non c’era quasi alcuna indicazione che ciò sarebbe accaduto. L’elenco dei pretendenti al trono era lungo, considerando anche il fatto che il regno di Francesco Giuseppe I fu molto lungo. Carlo non era affatto in cima a quella lista. È sorprendente che durante l’incontro della futura moglie di Carlo, la principessa Zita, con Papa Pio X, oggi santo, siano caduti dalle labbra del successore di S. Pietro le parole profetiche secondo cui Carlo sarebbe succeduto al fratello di suo nonno; doveva essere una ricompensa per l’Austria da parte di Dio.

L’arciduca Carlo e Zyta si sposarono nell’ottobre 1911 e nel 1915, su iniziativa del futuro imperatore austriaco e re d’Ungheria, fecero un pellegrinaggio al più grande santuario dell’Austria a Mariazell. Carlo era un grande devoto della Madre di Dio.

Nel novembre 1916 terminò il regno di Francesco Giuseppe I e Carlo prese il potere. Ciò che sembrava impossibile è diventato un dato di fatto.

Il giovane sovrano ha intrapreso molte iniziative per portare la pace e porre fine alla prima guerra mondiale in corso. la pace divenne per lui una priorità. I fallimenti dell’Austria-Ungheria e della Prussia al fronte annunciarono il crollo del mondo precedentemente conosciuto. Lo stato di Carlo I stava cadendo in declino e il monarca stesso dovette lasciare presto la sua patria. Molti storici non hanno dubbi sul fatto che, a causa di circostanze sfortunate, molte iniziative interessanti dell’Imperatore Carlo furono vane.

Quanto all’atteggiamento dell’ultimo imperatore d’Austria verso la Polonia, bisogna ammettere che ha subito un’evoluzione. Già nell’aprile 1912 l’arciduca Carlo con la moglie Zyta Bourbon-Parmeńska (che, come si può vedere, aveva legami dinastici con la Francia) arrivò a Kolomyia in Galizia, dove da quel momento in poi sarebbe stato di stanza il reggimento dei dragoni austriaci. In Polonia, la principessa Zyta stava aspettando la nascita del suo primo figlio.

La rinascita dello Stato polacco è stato solo un atto di giustizia, perché non c’è nazione più patriottica della nazione polacca, e nella storia non c’è stata ingiustizia più grande delle partizioni della Polonia.

Carlo fece dei tentativi per tornare al trono ungherese, ma non portarono i risultati sperati, anche perché gli Asburgo non volevano permettere che venisse versato sangue innocente. È stato costretto ad abdicare, ma citando le sue promesse di incoronazione, si è rifiutato di accettare.

Alla fine, l’ex sovrano dovette andare a Madeira, un’isola portoghese nell’Atlantico. Nonostante la sua giovane età, la sua salute peggiorò così tanto che lo stesso Carlo non ebbe dubbi sul fatto che doveva prepararsi alla morte. Ha sofferto molto. Ha consapevolmente offerto tutti gli inconvenienti per buone intenzioni, anche per i suoi ex sudditi. Ogni giorno a letto, Karol ascoltava la Santa Messa. e ha ricevuto la Santa Comunione Pregava spesso con sua moglie.

 Le ultime parole dell’ex imperatore d’Austria furono:

Che la tua volontà sia fatta. Gesù! Gesù!

L’ultimo imperatore d’Austria morì il 1 aprile 1922.

L’Austria-Ungheria è un’entità statale che evoca sentimenti ambivalenti nei polacchi fino ad oggi. Da un lato, i vantaggi della cosiddetta autonomia galiziana, ma d’altra parte la politica di spartizione del grande potere e la partecipazione alle partizioni.

Sfortunatamente, di solito si parla poco dell’ultimo imperatore Carlo I e semmai gli oratori o gli scrittori si riferiscono ad aneddoti calunniosi. Nel frattempo, come risulta dal breve schema biografico di cui sopra, il monarca aveva molti vantaggi e, soprattutto nell’ultimo periodo del suo regno e della sua vita, era molto amichevole nei confronti della Polonia. Certamente non pensava che anni dopo Karol Wojtyla, che aveva meno di due anni al momento della sua morte, lo avrebbe elevato agli altari.

Vale la pena ricordare che il miracolo necessario per proclamare Carlo I beato è avvenuto su … una suora polacca. Si tratta quindi di un altro filo conduttore polacco nel contesto della persona dell’ultimo imperatore d’Austria. Si tratta di suor Maria Zyta Gradowska. Nata nel 1894, all’età di 25 anni, una donna polacca entra a far parte della Congregazione delle Suore della Carità (nota bene proveniente dalla Francia). Presto divenne missionaria in Brasile. Nel corso del tempo, la sua salute è peggiorata, portando anche al fatto che la suora non poteva più alzarsi dal letto. Una delle suore le consigliò di pregare per intercessione del Servo di Dio Carlo Asburgo, che aveva bisogno di un miracolo per proclamarlo beato. La Lega di Preghiera ha inviato preghiere per la causa austriaca. La sorella inizialmente resistette a pregare l’imperatore, ma si ruppe quando il dolore divenne sempre più difficile da sopportare.

Una mattina, la sorella Gradowska si alzò come se niente fosse e andò semplicemente in cappella per la preghiera. Non solo il dolore lancinante era scomparso, ma anche le ferite che non si rimarginavano sulle gambe erano completamente scomparse. La suora visse un totale di 95 anni e soffrì di ca. 20 finché la malattia inspiegabilmente scomparve completamente e non tornò mai più. Carlo è intervenuto con successo per una suora che, per inciso, prende il nome da sua moglie.

Vale quindi la pena ricordare l’ultimo imperatore d’Austria non solo in occasione del 4 novembre e dell’onomastico del Papa polacco. Questo personaggio lo merita decisamente.

fonte: https://www.acistampa.com/story/karol-wojtyla-il-suo-nome-in-onore-del-beato-carlo-di-asburgo-15448

Newsletter Novembre 2020

mese di tutti i santi e dei fedeli defunti

“Santi e Morti”: fede cristiana e memoria affettuosa.

Pietà popolare e ricordo dei propri cari Defunti non si spengono.

La ricorrenza religiosa chiamata nel linguaggio comune “ Festa dei Santi e dei Morti”, accompagna l’ultima settima di ottobre e soprattutto i primi giorni di novembre.

“Tutti i Santi e Commemorazione di tutti i fedeli Defunti”.
Il primo novembre, con l’anticipo alla sera del 31 ottobre (Messa vespertina festiva della vigilia), la Chiesa cattolica celebra la solennità denominata oggi nel calendario liturgico e nel Messale: “Tutti i Santi”.
Il giorno seguente, 2 novembre, il Calendario liturgico indica “ Commemorazione di tutti i fedeli Defunti”. Una ricorrenza che, nella gradualità della importanza di ogni singola celebrazione, è indicata come “Solennità”. La contemplazione di tutti i Santi unita al ricordo dei Defunti, ha creato attorno a questi giorni una attenzione ancor’oggi molto forte.

Origine storica
La festa di “Tutti i Santi”, detta anche “Ognissanti”, è presente nella chiesa latina fin dal secolo VII. La dedicazione della Chiesa di S. Maria ad Martyres (il Pantheon) ad opera di Papa Bonifacio IV era ricordata ogni anno, nel suo anniversario, il giorno 13 maggio con imponente partecipazione di fedeli. La data fu spostata nell’anno 835 il 1° di novembre. Questo spostamento sembra essere stato determinato dalla conclusione dei lavori agricoli, e quindi dalla maggiore possibilità di partecipazione da parte delle persone.
La Commemorazione di tutti fedeli defunti, detta anche “Giorno o festa dei Morti, o dei Defunti” ha una origine più recente, negli anni 1025-1030. L’ideatore e diffusore di questo giorno interamente dedicato al ricordo dei Defunti con la preghiera di suffragio, è stato l’abate di Cluny, sant’Odilone.
Le due celebrazioni sono state confermate nelle varie riforme dei Calendari Liturgici e sono giunte nella loro collocazione, nella loro struttura e nei testi liturgici propri, fino ai nostri giorni. In occasione dell’intervento dello Stato Italiano su alcune festività religiose infrasettimanali, alle quali è stata tolta la valenza di festa anche civile (vedi S. Giuseppe, l’Ascensione, il Corpus Domini…) la solennità dei Santi è stata rispettata nel suo valore religioso significativo. Il collegamento con il ricordo dei Defunti ne richiama il valore anche in una visione laica del calendario.

Significato teologico: per la fede e per la vita.

La intensità del valore teologico (per la fede e per la vita) di queste celebrazioni è molto significativo. Indica ed illumina il cammino di ogni credente, chiamato a vivere nella “Santità”, e destinato a raggiungere, dopo la morte, la meta della sua esistenza: la vita eterna in Dio.
Questo giorno ha il significato di unire in un’unica celebrazione tutti coloro che sono vissuti ed hanno concluso la loro vita nella realtà dell’amore di Dio.  Mi piace proporre questa festa come un giorno nel quale ogni cristiano può sentire familiare, cioè legata alla sua concreta esperienza, la parola “Santità”.  La presentazione dei Santi spesso in passato fu accompagnata da racconti straordinari, ciò ha rischiato di presentare questa realtà come destinata a pochi eletti. La Santità invece è dono gratuito di Dio, affidato ad ogni persona che ha incontrato il suo amore in Cristo Gesù, e che in questo amore cerca di vivere nella concretezza della propria esistenza, come ambiente e come storia personali.
Il cammino della vita ha, per ogni cristiano, la meta della partecipazione alla vita eterna, nella Casa del Padre, dove Cristo ci ha preceduto. Ci ha detto “Vado a prepararvi un posto… perché siate anche voi dove sono io”. Nel giorno dei Santi contempliamo la moltitudine di fratelli in umanità e nella fede che, conclusa la vita terrena, vivono in Dio.  Tra questi, noi cristiani pensiamo e speriamo ci siano tutti i nostri cari Defunti.
Viviamo nell’attesa dell’incontro definitivo, dopo il doloroso distacco rappresentato dalla loro morte.
Il pensiero che i nostri fratelli e sorelle non siano ancora nella pienezza della vita di Dio (Purgatorio) è alla base della nostra preghiera per loro. E’ preghiera detta “ del suffragio”: la chiesa ed i fratelli nella fede la presentano al Padre per la liberazione delle anime  dei Defunti da quell’ostacolo costituito dalle pene dei peccati commessi in vita per la fragilità della natura umana e già perdonati dal Sacramento della Riconciliazione, che impedisce loro momentaneamente la piena partecipazione alla contemplazione beatifica del volto di Dio ( Paradiso ) provocando una sofferenza purificatrice lenita dalle preghiere che la chiesa militante nel tempo eleva per il loro bene.

Il senso della processione o visita al Cimitero o Campo Santo
La visita al Cimitero o campo Santo non è solo un atto personale familiare. In molte comunità, il giorno dei Santi, i fedeli vivono l’esperienza della processione dalla Chiesa al Cimitero. E’ la chiesa in cammino che raggiunge, nel rito, la Chiesa della gloria e della meta raggiunta. La professione di fede nella vita futura rende più significativo l’affettuoso ricordo dei nostri cari Defunti.

Indulgenza Plenaria per i cari defunti

Normalmente è possibile lucrare a favore delle anime del Purgatorio l’indulgenza plenaria (una sola volta) dal  mezzogiorno del 1° novembre fino a tutto a tutto il giorno successivo vistando una chiesa e recitando il Credo e il Padre Nostro. Sono inoltre da adempiere queste tre condizioni:

*confessione sacramentale Questa condizione può essere adempiuta parecchi giorni prima o dopo. Con una confessione si possono acquistare più indulgenze plenarie, purché permanga in noi l’esclusione di qualsiasi affetto al peccato, anche veniale.

*comunione eucaristica

*preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice recitando Padre Nostro e Ave Maria

Eccezionalmente per questo 2020 La stessa facoltà alle medesime condizioni è concessa dalla Penitenzieria Apostolica per tutto il mese di novembre al fedele che devotamente visita il cimitero o non potendolo fare fisicamente anche soltanto mentalmente prega per i fedeli defunti.

Non facciamo mancare ai nostri morti questo dono prezioso, è l’unica cosa che li raggiunga e li possa sollevare.

Intenzioni di preghiera per il mese di novembre

 ·        Per il Papa.

·        Per tutti i nostri cari defunti e tutte le anime del purgatorio.

·        Per i poveri, i sofferenti nel corpo e nello spirito e per chiedere il superamento dell’attuale situazione pandemica.

·        Per i ministri dell’Altare affinchè conformino sempre più la loro vita al mistero che celebrano nella ricerca continua della santificazione personale e della chiesa.

·        Perché sia presto proclamata la santità del Beato Carlo d’Austria.

Preghiere per la Canonizzazione del Beato Carlo d’Austria

Dio Padre Onnipotente, attraverso il Beato Carlo hai dato alla tua Chiesa e al popolo di Dio un esempio completo di vita cristiana.
Le sue azioni e le sue scelte nel campo politico e  familiare sono state  fermamente ispirate al Vangelo e sugli insegnamenti della dottrina cristiana. Il suo amore per Gesù Eucarestia è cresciuto in periodi di grande incertezza e ciò lo ha portato ad unirsi al sacrificio di Cristo, attraverso il suo sacrificio e l’offerta della propria vita per la salvezza dei suoi popoli. L’Imperatore Carlo ha profondamente amato la Madre di Dio Maria Santissima ed ispira anche noi come lui ha fatto a  pregare il santo Rosario.
Rafforzaci ora col suo aiuto, interceda per tutti i bisognosi, quando la malattia, lo scoraggiamento, lo sconforto, la solitudine, l’amarezza e le difficoltà della vita mettono a dura prova. Aiutaci a vedere e a seguire l’esempio del Tuo fedele servo il beato Carlo e per sua intercessione ascolta le nostre suppliche ed accogli le nostre preghiere (enunciare la propria intenzione).
Concedi i segni necessari affinché ne sia riconosciuta la santità, per la gloria del Tuo nome, nella lode della Santa Vergine Maria per il bene della santa Chiesa. ( Pater, Ave, Gloria )
Amen.

PREGHIERA AL BEATO CARLO IN TEMPO DI CALAMITA’

Beato Carlo, hai accettato i difficili compiti e le sfide che Dio ti ha dato durante la tua vita,
hai sempre confidato in Nostro Signore Gesù Cristo attraverso la guida dello Spirito Santo
e in Maria, Madre di Dio e nostra, hai sempre trovato ispirazione, consolazione e speranza.
Vieni in nostro aiuto ora che siamo provati da questa calamità  che spaventa e flagella il mondo e intercedi per noi.

Ti affidiamo le anime dei defunti perché siano nell’abbraccio misericordioso di Dio e conforta tutti coloro che soffrono nel lutto e nel dolore.
Intercedi per la guarigione dei malati,  possano ritrovare forza e salute del corpo e dello spirito.

Tu che sei stato un vero Re cristiano illumina i Capi delle nazioni nell’ emanare decisioni giuste e sagge 
per il bene e la pace dell’umanità.

Chiedi forza e coraggio per i medici, gli infermieri, quanti si prendono cura degli ammalati e gli scienziati; 
siano guidati dalla saggezza, la conoscenza e la compassione del Divino Medico.

Dissipa le nostre paure, ansie e orgoglio, affinché possiamo collaborare responsabilmente con tutti i popoli e le nazioni 
per la salute, la pace e la fratellanza.
Rafforza con i tuoi esempi la nostra fede e chiedi per noi coraggio per sperimentare e
testimoniare l’intervento curativo di Dio.                                                                                                                                                      Fa che con la tua guida possiamo mettere la nostra vita nelle mani dell’Onnipotente e fare la Sua Santa Volontà 
fino a quando lo potremo lodare in eterno, come hai fatto tu, per Cristo nostro Signore. Amen.                                                                                                                                                          Pater, Ave, Gloria

PREGHIERA ALLA MADONNA DI FATIMA

  Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen


O Vergine Santa, Madre di Gesù e Madre nostra, che sei apparsa a Fatima ai tre pastorelli per recare al mondo un messaggio di pace e di salvezza, io mi impegno ad accogliere questo tuo messaggio. Mi consacro oggi al tuo Cuore Immacolato, per appartenere così più perfettamente a Gesù. Aiutami a vivere fedelmente la mia consacrazione con una vita tutta spesa nell’amore di Dio e dei fratelli, sull’esempio della tua vita. In particolare Ti offro le preghiere, le azioni, i sacrifici della giornata, in riparazione dei peccati miei e degli altri, con l’impegno di compiere il mio dovere quotidiano secondo la volontà del Signore. Ti prometto di recitare ogni giorno il Santo Rosario, contemplando i misteri della vita di Gesù, intrecciati ai misteri della tua vita. Voglio vivere sempre da vero figlio tuo e cooperare perchè tutti Ti conoscano e amino come Madre di Gesù, vero Dio e unico nostro Salvatore.

Amen.

NOVENA

 21 OTTOBRE MEMORIA LITURGICA

13 OTTOBRE INIZIO DELLA NOVENA AL BEATO CARLO. 21 OTTOBRE MEMORIA  LITURGICA.

Inizia martedì 13 ottobre la novena al Beato Carlo che quest’anno pregheremo in modo particolare per il superamento della pandemia, condividendo tutte le intenzioni gli uni degli altri per portare davanti a Dio per l’intercessione del Beato Carlo ogni ringraziamento e ogni richiesta di bene.

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Questa novena al Beato Carlo può essere celebrata anche individualmente, in questo caso ogni meditazione sia seguita da Pater, Ave e Gloria e dalla pregheira per la canonizzazione. Per la celebrazione comunitaria si inseriscano le meditazioni di seguito, in un contesto di preghiera, una per giorno e la preghiera al Beato Carlo in tempo di calamità. Si suggerisce anche la recita del S. Rosario e l’adorazione Eucaristica. iL 21 ottobre, memoria liturgica può essere celbrata l’Eucaristia.

PREGHIERA AL BEATO CARLO IN TEMPO DI CALAMITA’                      


Beato Carlo, hai accettato i difficili compiti e le sfide che Dio ti ha dato durante la tua vita,
hai sempre confidato in Nostro Signore Gesù Cristo attraverso la guida dello Spirito Santo
e in Maria, Madre di Dio e nostra, hai sempre trovato ispirazione, consolazione e speranza.
Vieni in nostro aiuto ora che siamo provati da questa calamità  che spaventa e flagella il mondo
e intercedi per noi. Ti affidiamo le anime dei defunti perché siano nell’abbraccio misericordioso di Dio
e conforta tutti coloro che soffrono nel lutto e nel dolore.
Intercedi per la guarigione dei malati,
possano ritrovare forza e salute del corpo e dello spirito.

Tu che sei stato un vero Re cristiano
illumina i Capi delle nazioni nell’ emanare decisioni giuste e sagge
per il bene e la pace dell’umanità.

Chiedi forza e coraggio per i medici, gli infermieri,
quanti si prendono cura degli ammalati e gli scienziati;
siano guidati dalla saggezza, la conoscenza e la compassione del Divino Medico.

Dissipa le nostre paure, ansie e orgoglio,
affinché possiamo collaborare responsabilmente con tutti i popoli e le nazioni
per la salute, la pace e la fratellanza.
Rafforza con i tuoi esempi la nostra fede
e chiedi per noi coraggio per sperimentare e
testimoniare l’intervento curativo di Dio.

Fa che con la tua guida possiamo mettere la nostra vita nelle mani dell’Onnipotente
e fare la Sua Santa Volontà
fino a quando lo potremo lodare in eterno, come hai fatto tu,
per Cristo nostro Signore. Amen.

Pater, Ave, Gloria

Primo Giorno

Venerazione del più Santo dei Sacramenti
Il Beato Carlo viveva nella gloria del Santissimo Sacramento. I raggi splendenti di grazia lo attraevano ed adorava raccogliersi presso il tabernacolo. Sia che si trovasse stretto tra le corde del governo, sia che fosse un normale inizio di giornata, egli cercava la guida ed il conforto davanti a Gesú Cristo nel tabernacolo. Ovunque si trovasse provvedeva ad avere a sua disposizione una cappella privata dove il Santissimo Sacramento potesse essere onorato. La sua devozione per l’eucaristia si manifestava anche nei minimi dettagli, come per esempio nella preoccupazione che il lume del santuario si potesse spegnere. Varie volte al giorno infatti diceva: “Devo andare a vedere se la candela dell’altare sta ancora bruciando”. In questi momenti tutti sapevano che egli si sarebbe allontanato per vario tempo pregando in ginocchio davanti al Santissimo Sacramento.
La profondità delle sue preghiere e delle meditazioni era così grande che spesso era inconsapevole di ciò che accadeva intorno a lui. Ad esempio, durante la Messa, capitava spesso che non si accorgesse del cestino per le offerte, per quanto era immerso nelle sue preghiere. Per non disturbarlo, la principessa Zita gli consigliò di tenere l’offerta tra le mani sin dall’inizio della Messa, così che lei poteva poi dargli un colpetto al momento giusto.
Padre Maurus Carnet, O.S.B., riferisce sull’Imperatore Carlo: “A Disentis (Svizzera), non importava se nevicasse o se ci fossero alti mucchi di neve, egli era sempre puntuale per la Messa alla Chiesa di Santa Maria per ricevere la Santa Comunione, che veniva servita anche dall’ erede dai riccioli biondi, il principe Otto…”
Durante la fatale malattia, l’Imperatore aveva un fortissimo desiderio di ricevere frequentemente la Santa Comunione. La Messa veniva celebrata nel salone che si trovava adiacente alla stanza del malato. Inizialmente la porta veniva lasciata accostata in modo che potesse seguire la Messa in privato senza rischiare di contagiare qualcuno, ma presto egli domandò che la porta rimanesse aperta dicendo: “desidero tanto vedere l’altare!” Egli era talmente rispettoso dell’Eucaristia che non l’avrebbe accettata per paura che la tosse continua potesse profanare l’ostia; tuttavia eccezionalmente, durante i riti sacri, la tosse passava completamente ed egli era in grado di ricevere la Comunione. Era come se Dio esigesse che egli ricevesse la Santa Comunione. Quando un giorno chiese all’imperatrice di dire al prete che desiderava ricevere la Comunione, lei rispose che non era possibile in quanto l’unica ostia consacrata l’avrebbe ricevuta la contessa Mensdorff. L’Imperatore Carlo non poteva essere dissuaso e quindi l’imperatrice andò comunque dal prete accorgendosi che anche lui doveva avere una voce interiore in quanto aveva consacrato un’altra ostia per l’Imperatore.
Allo stesso modo in cui visse, l’Imperatore Carlo affrontò la morte. In vita era unito al nostro Signore ed il Santissimo Sacramento era al centro della sua vita quando morì. Mezz’ora prima di lasciare la vita egli desiderò ricevere per l’ultima volta la Santa Comunione. Nonostante il suo viso fosse pallido e contratto a causa dell’infezione ai polmoni e la stanchezza per combattere la malattia, egli si illuminò di gioia quando ricevette l’Eucaristia. Questi raggi di luce rimasero sul suo viso anche dopo la morte. Durante gli ultimi momenti dell’Imperatore, padre Zsàmboki teneva il Santissimo Sacramento davanti ai suoi occhi ed in presenza dell’Eucaristia pronunciò le ultime parole: “Sia fatta la tua volontà, Gesù, Gesù, vieni!” E con l’ultimo respiro sussurrò: “Gesù!”
Egli entrava ora nella luce eterna, simbolizzata dal lume del santuario che egli aveva così accuratamente curato nella sua cappella.
Preghiera: Mio Signore e Dio, grazie al meraviglioso esempio del Tuo servo, l’Imperatore Carlo, io verrò spesso da Te nel tabernacolo e Ti riceverò con gioia e desiderio nel Santissimo Sacramento dell’Eucaristia. Ascolta le mie suppliche ed accogli la mia richiesta (enunciare la propria intenzione) attraverso l’intercessione del Beato Imperatore Carlo d’Austria. Amen.

Secondo Giorno

Un Imperatore devoto al Sacro Cuore di Gesú
“Gesù, gentile ed umile di cuore, configura i nostri cuori perché siano come il Tuo”.
Il 2 ottobre 1918 il Beato Carlo consacrò la sua famiglia e se stesso al Sacro Cuore di Gesù.
Attraverso la sofferenza, il mal giudizio, la diffamazione, la persecuzione, la sua forza d’animo nel sacrificare la propria vita per il popolo, l’esilio ed attraverso la sua dolorosa e fatale malattia, l’Imperatore Carlo permise al suo cuore di unirsi al Sacro Cuore di Gesù.
Persino in esilio e durante la malattia l’Imperatore prese a cuore i suoi doveri di Monarca e padre del suo popolo. A causa della sua malattia l’imperatrice Zita usava leggergli il giornale; tuttavia ritenendo che gli articoli lo potessero affaticare e preoccupare troppo, insistette dicendo che non era benefico leggere per lo stato in cui si trovava. l’Imperatore rispose: “È mio dovere essere informato, non un piacere. Per favore leggi!”
La sua devozione per il Sacro Cuore di Gesù si rafforzò durante la sua dolorosa ed ultima malattia. Nel letto di morte disse alla contessa Mensdorff: “È così bello avere fede nel Sacro Cuore di Gesù. Senza di lui, le sofferenze sarebbero impossibili da sostenere”.
Il Beato Carlo mantenne l’immagine del Sacro Cuore di Gesù sotto il suo cuscino per tutta la vita e durante la fatale malattia. Un volta l’imperatrice Zita voleva che Carlo riposasse per un poco e facendogli vedere l’immagine del Sacro Cuore gli disse che era assolutamente necessario che prendesse sonno e che avrebbe dovuto domandarlo al Signore. Egli fissando l’immagine, velocemente ma con devozione pronunciò: “Adorato Signore, per favore concedimi di dormire”. Fu poi in grado di addormentarsi e riposare per tre ore, cosa di cui aveva estremamente bisogno.
Preghiera: Mio Signore e Dio, in accordo al meraviglioso esempio del Tuo servo, Imperatore Carlo, anche io desidero consacrarmi al Tuo Sacro Cuore. Ascolta le mie suppliche ed accogli la mia richiesta (enunciare la propria intenzione) attraverso l’intercessione del Beato Carlo d’Austria. Amen.

Terzo Giorno

Una vita di sacrificio
“Non esiste più grande amore che donare la vita ai propri amici”.
Al momento in cui l’Imperatore fu esiliato nell’isola di Madera, la sua vita era già caratterizzata dal sacrificio per gli altri.
Egli perse la sua patria, l’impero ed il trono. La sua stessa gente gli confiscò i beni privati ed i possedimenti. Povero, senza amici e non in grado di guadagnarsi da vivere, doveva sostenere la moglie con sette figli ed uno in ventre. Era costretto a vivere sotto il controllo straniero in un’isola lontana e in un’umida casa non abitabile. Nonostante tutto egli si dimostrò eroicamente pronto a sacrificarsi per il prossimo.
L’ultimo sacrificio dell’Imperatore Carlo era l’offerta della propria vita. Tramite le sue preghiere a Dio, egli era convinto che Dio volesse la sua vita come ultimo sacrificio per la salvezza del suo popolo.
Durante tutto il corso della sua vita ed anche nei momenti difficili, l’Imperatore si recava a Messa giornalmente. Persino alla fine dei suoi giorni perseguì quest’abitudine in congiunzione all’assunzione dell’ostia che divenne il santo sacrifico dell’agnello di Dio; offrì completamente se stesso alla Volontà di Dio per la salvezza del suo popolo.
A Madera, la Chiesa più amata dall’Imperatore era quella di Nossa Senhora do Monte la quale poteva essere avvistata anche a miglia di distanza. Una volta, parlando con sua moglie mentre la Chiesa si vedeva in lontananza, egli affermò che Dio chiedeva la sua vita per il bene del proprio popolo. L’imperatrice sbalordita rimase senza parole, ma con risolutezza negli occhi, l’Imperatore guardando la Chiesa disse: “lo farò!”
Poco tempo dopo, Dio accettò il voto dell’Imperatore, egli si ammalò improvvisamente e morì di una morte prematura. Le parole profetiche pronunciate dal Papa Pio X durante l’incontro con Carlo, allora un giovane Arciduca, si avverarono: “Io benedico l’Arciduca Carlo, il futuro Imperatore d’Austria che aiuterà a guidare le nazioni ed i loro popoli verso grandi onori e benedizioni – ma questo non sarà riconosciuto che dopo la sua morte”.
Preghiera: Mio Signore e Dio, io Ti ringrazio per il sacrifico che l’Imperatore Carlo ha fatto donando la sua vita. Aiutami a seguire il suo esempio altruista senza rifiutare alcun sacrifico che Tu potresti chiedermi. Ascolta le mie suppliche ed accogli la mia richiesta (enunciare la propria intenzione) attraverso l’intercessione del Beato Imperatore Carlo d’Austria. Amen.

Quarto Giorno

Condividere la Passione di Cristo – Grandezza nella Sofferenza
Nonostante l’Imperatore Carlo fosse stato costretto all’esilio ed al trasferimento in un’angusta ed umida villetta in cima ad una montagna vicino Funchal con la sua famiglia, egli mantenne sempre un atteggiamento positivo ed un’allegra disposizione d’animo rispondendo a coloro che chiedevano: “stiamo immeritatamente bene”. Seguendo l’esempio di Dio egli volontariamente portò la propria croce per amore della sua gente; offrì il suo sacrificio a Cristo crocifisso attraverso l’esilio, le preoccupazioni per il bene della sua patria e del suo popolo e non ultimo per la sua famiglia alla quale mancava il cibo, l’assistenza medica ed era costretta a vivere in un’umida casetta, senza accessori e riscaldamento.
Come Cristo dovette sopportare lo scherno dei soldati con la corona di spine, il mantello ed il bastone tra le mani, così anche il Beato Carlo soffrì la derisione dei suoi nemici con mistica partecipazione indossando l’emblema della passione di Cristo, attraverso la sofferenza causatagli dalla condanna dei suoi stessi ministri e dal bando. Non gli fu risparmiato neanche il tradimento da coloro che gli erano più vicino.
Ciò nonostante, l’Imperatore Carlo affermava: “Sono riconoscente al nostro amato Signore per tutto quello che ci regala”.
Come Gesù sudò sangue nel giardino degli ulivi, così l’Imperatore soffrì terribilmente a causa del sudore durante la sua malattia. Mentre si tormentava nel letto, un giorno supplicò l’Arciduchessa Maria Theresa: “Ti prego nonna, fa che non sudi così tanto”. Ella rispose: “I dottori dicono che ti fa bene” e Carlo obiettò: “Ho paura di non poterlo sopportare più a lungo”. L’Arciduchessa allora indicò il crocifisso nelle sue mani dicendo: “…per noi egli sudò sangue”. Gli occhi dell’Imperatore allora seguirono i movimenti di lei, diede un lungo sguardo al crocifisso e poi annuì con la testa varie volte. Da quel momento in poi, il beato Carlo non menzionò più le sue afflizioni, nonostante soffrisse tanto del sudore fino alla sua morte.
La malattia peggiorava e la sofferenza si manifestava con mancanza d’aria e respiro affannoso, infezioni alle braccia a causa delle varie iniezioni, piaghe per i bendaggi e le bruciature sul collo e sulle spalle dove era stato usato il metodo dei bicchieri ardenti a causa dell’infezione. La sua testa doveva essere sostenuta, poichè egli da solo non aveva la forza per tenerla eretta. Nonostante queste sofferenze, egli era sempre preoccupato per gli altri – soprattutto per i suoi figli – per paura che la malattia potesse essere contagiosa.
I medici che lo assistevano, affermavano di non aver mai visto una tal forza d’animo come quella dell’Imperatore. Egli dimostrava un eccezionale autocontrollo nella malattia e le sue capacità mentali rimasero intatte nonostante la febbre ed il dolore intenso. Notavano inoltre che soltanto una volta capitò che l’Imperatore li salutò in tedesco invece che in francese, la lingua comune.
Il Beato Carlo pregò costantemente fino alla fine dei suoi giorni. Persino i medici, che nel frattempo si erano affezionati al loro paziente imperiale, piansero come bambini quando realizzarono che non potevano prevenire la morte dell’Imperatore ne alleggerirne il dolore e la sofferenza. Prima di morire, egli affermò: “Io dichiaro il manifesto di novembre nullo ed insignificante in quanto è stato ottenuto con la forza.. Nessun uomo può negare che io sono il Re d’Ungheria”. Alle 10 di mattina l’Imperatore asserì: “È mio dovere soffrire, in modo che la mia gente possa unificarsi nuovamente”. Poco dopo mezzogiorno, alle 12:23, le sofferenze dell’Imperatore cessarono per sempre.
Preghiera: Mio Signore e Dio, l’Imperatore Carlo umilmente Ti ha accompagnato lungo la strada della croce. Aiutami a seguire il suo esempio e, nell’amore per Te, aiutami a portare le mie croci giornaliere. Ascolta le mie suppliche ed accogli la mia richiesta (enunciare la propria intenzione) attraverso l’intercessione del Beato Carlo d’Austria. Amen.

Quinto Giorno

“Ama il tuo nemico”
L’Imperatore ha praticato eroicamente questo comandamento.
Durante la sua vita egli perdonò gli altri continuamente ed in modo esemplare. L’Imperatore Carlo soffrì a causa delle molte bugie, diffamazioni e delle numerose privazioni nella sua vita. Eppure, l’esempio finale del suo perdono, fu espresso dalle parole che egli pronunciò sul letto di morte: “Io perdono tutti i miei nemici, coloro che mi hanno diffamato e coloro che hanno agito contro di me”.
Il 5 aprile 1925, Rudolf Brougier, vecchio assistente nel campo, scrisse nelle sue memorie sull’Imperatore Carlo prima dell’ascesa al trono nel 1916 affermando: “(Egli aveva) una fede autentica in Dio, un cuore generoso, deliziosamente affabile, instancabilmente fedele al suo dovere, ed una particolare abilità per quanto riguarda la guida delle milizie. La sua naturale umiltà e la sua spontanea disposizione erano rafforzate dalla sua educazione. Egli mancava di superficialità e non aveva bisogno di comportarsi come un istrione. Egli accettò il suo pesante carico con tutta la sua naturale allegria, nonostante il suo peso lo opprimesse sin dall’inizio. Il coraggio dell’Arciduca e l’assenza di paura per la propria sicurezza, erano già note e riconosciute; rimasero le sue caratteristiche come Imperatore ed egli le preservò anche attraverso i tempi più duri.
Il Beato Carlo si sentiva inoltre completamente responsabile per il bene dei suoi subordinati . Il suo contegno di pura carità in unione con la sua profonda fede formarono la molla principale della sua lotta costante per la pace. Nel 1916 egli già considerava il raggiungimento di una veloce ed onorevole fine della guerra, il suo fine principale come successore al trono; sin dall’inizio della sua ascesa egli investì tutto il suo impegno per raggiungere questo obiettivo: la tutela del popolo del suo impero da ulteriori sacrifici ed il ruolo di un Imperatore pacifista in un’Austria ringiovanita”.
È difficile credere che un uomo con tali virtù e nobile carattere potesse essere così duramente contrastato e calunniato in modo da distruggere la sua reputazione. Non solo l’Imperatore soffrì a causa della confisca dei beni personali ma il suo buon nome venne oltraggiato da bugie e maldicenze.
Le sacre scritture ci insegnano che le norme per raggiungere la santità possono essere misurate dalla capacità di ognuno di noi nell’amare il nemico. In luce di questo criterio è possibile garantire che il Beato Carlo vantava un altissimo grado di virtù.
Preghiera: Mio Signore e Dio, Tu ci insegni nel “Padre Nostro” a perdonare i peccati degli altri così che anche i nostri possano essere perdonati. Aiutami ad imitare l’esempio dell’Imperatore Carlo in modo che io possa perdonare tutte le ingiustizie che sono state fatte contro di me. Ascolta le mie suppliche ed accogli la mia richiesta (enunciare la propria intenzione) attraverso l’intercessione del Beato Imperatore Carlo. Amen.

Sesto Giorno

Padre devoto
Una delle privazioni più grandi per l’Imperatore Carlo fu la separazione dai suoi figli quando lui e la principessa Zita furono mandati in esilio nell’isola di Madera. I loro figli rimasero in Svizzera finché l’imperatrice Zita, con molte difficoltà, fu in grado di tornare e portare i figli a Madera.
Il seguente scritto è un resoconto di una riunione familiare: “Il 2 febbraio (l’Imperatore Carlo) incontrò l’imperatrice Zita ed i figli – l’Arciduca Robert escluso (in ricovero per appendicite) – per accompagnarli con l’Arciduchessa Maria Theresa nella città di Funchal. L’Imperatore Carlo si trovava sul pontile. La gioia dei figli fu immensa quando lo salutarono con abbracci esuberanti al momento della salita a bordo. Lacrime di gioia scendevano sulle guance dell’Imperatore, mentre teneva tra le braccia il piccolo Arciduca Rudolph scendendo dalla passerella. Gli attendenti che avevano accompagnato i figli, rimasero impressionati nel vedere come l’Imperatore fosse invecchiato e stanco. Tuttavia era impossibile vedere segni di amarezza sul suo viso o sentirlo dire cose non belle”.
Durante la sua fatale malattia l’Imperatore era molto felice quando riusciva a sentire dal letto le voci dei figli attraverso la finestra ed anche essi lo ascoltavano quando li chiamava.
Persino durante la malattia egli era preoccupato per il bene degli altri e rifletteva sul pericolo del contagio e sul possibile trauma che poteva ripercuotersi sui figli costretti a vederlo in quello stato. Di tutti i bambini, solo Otto, successore al trono, fu chiamato al letto di morte perché Carlo desiderava mostrargli come un Monarca ed un Cattolico affrontano la morte. Mentre Otto singhiozzava fortemente vedendo il padre lottare contro la morte, ricevette conforto dalla madre. L’Imperatore volle preservare gli altri figli dal pericolo di contagio e dal trauma.
Una delle ultime preghiere recitate dall’Imperatore prima di morire era dedicata a tutti i suoi figli che menzionò uno per uno, affidandoli alla speciale protezione del Signore. L’Arciduchessa Maria Theresa sentì pregare l’Imperatore per loro: “’Adorato Salvatore proteggi i nostri figli: Otto, Mädi, Robert, Felix, Karl Ludwig. Chi viene dopo?’. L’imperatrice lo aiutò: ‘Rudolf’, ed egli continuò: ‘Rudolf, Lotti e specialmente la nostra nuova piccola (l’imperatrice era incinta di Elizabeth, che nacque solo dopo la morte dell’Imperatore). Preservali nel corpo e nell’anima, affinché muoiano, piuttosto di commettere un peccato mortale! Sia fatta la tua volontà. Amen’”.
Preghiera: Mio Signore e Dio, Ti ringrazio poiché il beato Imperatore Carlo amava la sua famiglia affidandola al Tuo Volere e Piano Divino che egli stesso amava tanto. Ascolta le mie suppliche (enunciare la propria intenzione) attraverso l’intercessione del Beato Imperatore Carlo. Amen.

Settimo Giorno

Il Sovrano
Testimoni oculari lodarono l’Imperatore Carlo per il suo profondo senso del dovere. Egli riconosceva gli obblighi di un Imperatore conferitigli in sacra fiducia e vedeva se stesso come padre del suo popolo. In una conversazione con il conte Polzer-Hoditz il 28 aprile, 1917, l’Imperatore affermò. “Alla fine tutto risiede nel principio dell’ aiutare il quanto possibile. Come Imperatore devo essere di buon esempio. Se ognuno praticasse semplicemente i suoi doveri cristiani, non ci sarebbe tanto odio e miseria in questo mondo”. Il suo amore per il prossimo era esemplare. Per alleggerire le sofferenze delle persone durante la guerra, l’Imperatore Carlo ordinò che i cavalli del palazzo e le carrozze fossero messe a disposizione per portare il carbone ai viennesi e donò forniture private ai poveri regalando persino i propri vestiti ai più bisognosi.
Nel 1914, all’inizio della guerra, il futuro Imperatore dichiarò alla massa riunita di fronte al palazzo di Hetzendorff a favore della guerra: “Tutti coloro che mi conoscono, sanno quanto amo l’Austria e l’Ungheria. Non posso ritirarmi nei momenti di bisogno. Coloro che mi conoscono sanno anche che sono un soldato ed allenato quindi alla guerra. Nondimeno, come alcuni possano auspicare la guerra – e – con tanto fervore, io semplicemente non lo posso concepire. La guerra, dopo tutto, è qualcosa di spaventoso”.
Il Dr. Friedrich Funder scrisse nel 1938 sull’Imperatore Carlo: “Fu l’unico Capo di Stato che tentò sempre di trovare il modo per porre fine alla guerra…usando tutte le sue forze, contrattando con gli amici così come i nemici. Se si fossero seguiti la volontà e gli sforzi dell’Imperatore Carlo, milioni di vite perse in battaglia – non solo austriache – si sarebbero salvate e la spaventosa degenerazione del popolo tedesco sarebbe stata evitata e l’Europa avrebbe potuto celebrare una lunga pace fino ai nostri giorni”.
L’Imperatore Carlo aveva la fortissima convinzione interiore che Dio gli avesse affidato la corona quale segno di sacra fiducia. Per questo motivo, l’incoronazione reale avvenuta in Ungheria aveva un alto significato per lui, 50 anni dopo questo evento, l’imperatrice parlò dell’incoronazione dicendo: “La cosa che più mi colpì di tutta la cerimonia, fu la commovente parte liturgica – soprattutto i voti presi dal Re davanti all’altare prima della sua consacrazione ovvero di preservare la giustizia e lottare per la pace. Questa sacra promessa data nella cattedrale era esattamente il programma politico che egli intendeva portare avanti. Sentivamo questo così fortemente che quasi non erano necessarie parole tra di noi”.
Il rito dell’incoronazione stessa viene descritto da Dr. Maria Holbacher: “Durante il Rito Sacro che viene celebrato liturgicamente, ‘attraverso la Grazia di Dio’, come un sacramento, il candidato diventa sovrano protetto da Dio nella specifica posizione ed alta chiamata, in modo che possa guidare il popolo a lui affidato verso la pace, la prosperità e la salvezza. La cerimonia dell’incoronazione ha luogo davanti all’offertorio della santa Messa ed è simile alle solenni professioni, quali l’ordinazione dei sacerdoti, la beatificazione di Abati e la consacrazione dei Vescovi, in cui il candidato resta sdraiato in terra, con la testa rivolta verso il basso, davanti all’altare, mentre viene recitata la litania dei santi. Il primate d’Ungheria, l’arcivescovo di Esztergom celebra il rito dell’incoronazione e la Messa. Dopo una lunga preghiera durante la quale il candidato per l’incoronazione, in piedi, viene unto con il sacro crisma ed avvolto dalle insegne reali e dagli abiti da cerimonia, vengono citate singolarmente le sue sacre obbligazioni; in modo che il candidato possa capire chiaramente l’alto valore delle aspettative etiche religiose e delle azioni morali che non possono essere compiute dalla forza di un singolo uomo senza l’aiuto di Dio”.
La fedeltà di Carlo come monarca consacrato è molto particolare. Egli scelse di essere giudicato male, calunniato, bandito e ridotto a completa povertà, piuttosto che non rimanere leale al voto della corona. Era sua convinzione personale che non avrebbe mai potuto abdicare in quanto aveva ricevuto la corona irrevocabilmente dalle mani di Dio, attraverso i rappresentanti della Chiesa.
Fr. Maurus Carnet, O.S.B, preoccupato per l’Imperatore Carlo mentre egli era in esilio in Svizzera, lo sentì affermare enfaticamente: “Non rinuncerò mai al voto della corona. La corona di Santo Stefano è sacra per me. Puoi prendermi la vita, ma mai, mai potrai togliermi il voto e la mia sacra corona”.
L’imperatrice Zita seguì l’esempio del marito per tutta la vita, ed era risoluta nel rifiutare l’abdicazione.
Preghiera: Mio Signore e Dio, Ti ringrazio per la fedeltà dell’Imperatore Carlo nella sua vocazione. Aiuta anche me ad esaudire fedelmente le mie responsabilità. Ascolta le mie suppliche ed accogli la mia richiesta (enunciare la propria intenzione) attraverso l’intercessione del Beato Imperatore Carlo. Amen.

Ottavo Giorno

Fedele compimento della volontà di Dio
L’Imperatore Carlo ricercava la Volontà di Dio in tutto ciò che portava a compimento. Per lui questo era il principio più importante della sua vita e di tutte le sue azioni. Testimoni oculari confermano riguardo al suo amore per la castità e al suo rifiuto assoluto di tolleranza rispetto ad un linguaggio indecente in sua presenza.
L’imperatrice Zita riferisce su quanto detto da Carlo nel letto di morte: “Essere arrabbiati? Lamentarsi? Quando riconosci la volontà di Dio, tutte le cose sono belle. Vorrei dirti ora molto chiaramente ciò che io sento: Il mio costante sforzo è sempre stato il chiaro riconoscimento della volontà di Dio in tutte le cose, per seguirla nel modo più completo possibile”. Dopo poco egli riprese: “Solo, non lamentiamoci”.
La frase “sia fatta la tua Volontà” è stato il principio guida nella vita del Beato Carlo ed è una delle ultime parole ripetute prima di affidare l’anima alle mani del suo Creatore. Con Cristo, l’Imperatore disse: “Il mio nutrimento è fare la volontà di colui che mi ha mandato.” Egli ha ricevuto il compito di guidare il suo popolo quale reggente di Dio ed a questo il nobile Monarca ha subordinato se stesso concedendosi umilmente al suo servizio. Egli era preparato per il paradiso ed è per questo che il Signore lo ha chiamato.
Gli altri venivano sempre prima di lui. In questo senso, l’Imperatore Carlo è un buon esempio di un uomo devoto a Maria, la quale concesse il suo “Fiat” e disse: “sia fatta la Tua Volontà, con la Tua Parola!” La sua anima pura rifletteva il “Fiat” della Madre di Dio.
Anche durante la sua fatale malattia ed il delirio febbrile pensava solamente al compimento dei suoi obblighi: “ora (si preoccupava) per i bambini viennesi per i quali cercava di procurare il latte, poi dei soldati cechi nell’ospedale per militari, arsi dalla sete; era sempre preoccupato per l’evacuazione rifiutata in Transilvania prima dell’invasione dei rumeni, soggetto questo che causò numerose battaglie di violente parole tra lui ed il Conte Tisza”.
L’Imperatore Carlo ha seguito l’esempio del suo Signore e Salvatore, il quale soffrì in solitudine sul monte degli Ulivi e tra i suoi più grandi sacrifici ha bevuto con Cristo dalla coppa della sofferenza, accettando la volontà del suo Padre nelle afflizioni – che superavano tutte i normali standard – ciò nonostante il Beato Carlo affermò: “Sono grato al nostro adorato Signore per tutto ciò che mi ha mandato”.
Preghiera: Mio Signore e Dio, Ti ringrazio per il “Fiat” dell’Imperatore Carlo in tutte le situazioni della sua vita. Aiutami a riconoscere la tua Volontà nella mia vita e aiutami a seguirla. Ascolta le mie suppliche ed accogli la mia richiesta (enunciare la propria intenzione) attraverso l’intercessione del Beato Imperatore Carlo. Amen.

Nono Giorno

La Beata Vergine Maria
Carlo fu posto nella Chiesa mariana di Nossa Senhora do Monte a Madera, dove riposa fino ai nostri giorni.
Durante tutta la sua vita il mantello protettivo di Maria fece da scudo all’Imperatore e ciò si nota nei maggiori eventi della sua vita: “Il 19 novembre (arrivo a Madera) era un sabato. Molti dei giorni più importanti nella vita dell’Imperatore caddero di sabato. La sua Cresima avvenne di sabato, divenne maggiorenne e si sposò un giorno di sabato e fu incoronato re d’Ungheria il sabato. Era anche un sabato quando il Re ritornò a casa in Ungheria durante il primo tentativo di restaurazione della monarchia, ed era sabato quando fallì il secondo tentativo di restaurazione, con le terribili conseguenze, la rinuncia a tutte le pretese della corona. Era un fatale sabato quando la famiglia si spostò nella umida atmosfera del Monte e l’ultimo giorno di vita dell’Imperatore, il primo aprile 1922 – quando Dio chiamò il suo fedele servo – era sabato”.
Con il rosario tra le mani, l’Imperatore Carlo combatteva spiritualmente le battaglie della sua vita. È esemplare come egli pregava fedelmente il rosario tutti i giorni. Le perline del rosario ricevute dal Papa Pio X, scivolavano tra le sue dita mentre pregava. Il lavoro governativo poteva esigere urgentemente la sua attenzione, comunque l’Imperatore trovava il tempo necessario per poter recitare un rosario.
Quale fedele figlio di Maria, egli onorava la sua santissima Madre attraverso l’imitazione. Modestia, umiltà e un’aperta, sincera e piacevole natura erano alcune delle virtù che egli preservava in se stesso. Considerazione per la volontà di Dio, devozione ad una vita di profonde preghiere e la devozione a Maria erano principi fondamentali nella sua vita. Quale affettuoso monarca e padre egli permise al suo cuore di essere penetrato dalla spada del dolore, come il cuore della santissima Madre venne trafitto sotto la croce del Figlio.
Preghiera: Mio Signore e Dio, Ti ringrazio per il bene materno di Maria nella vita dell’Imperatore Carlo. Aiutami per poter seguire il suo esempio con fedeltà e devozione e pregare il rosario tutti i giorni. Ascolta le mie suppliche ed accogli la mia richiesta (enunciare la propria intenzione) attraverso l’intercessione del Beato Carlo d’Austria. Amen.

Preghiera per la Canonizzazione del Beato Carlo d’Austria

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Si raccomanda in tutte le riunioni di preghiera o personalmente di recitare l’orazione per la glorificazione del Beato Carlo.

Dio Padre Onnipotente, attraverso il Beato Carlo hai dato alla tua Chiesa un esempio completo di vita cristiana.
La sua vita e tutte le sue scelte e azioni, soprattutto in campo politico e  familiare, sono state sempre fondate sul Vangelo e sull’insegnamento della dottrina cristiana. Il suo amore per Gesù Eucarestia, cresciuto in tempi di grande incertezza, lo ha portato ad unirsi al sacrificio di Cristo attraverso l’offerta della propria vita, per la salvezza dei suoi popoli, nel costante e fiducioso abbandono alla Beata Vergine Maria.
Il Beato Carlo interceda per tutti i bisognosi quando la malattia, lo scoraggiamento, lo sconforto, la solitudine, l’amarezza e le difficoltà della vita mettono a dura prova. Aiutaci, o Padre, a vedere e seguire il suo esempio. Per la sua intercessione ascolta le nostre suppliche ed accogli le nostre preghiere (enunciare la propria intenzione).
Concedi i segni necessari affinché ne sia riconosciuta la santità, a gloria del Tuo nome e per il bene della Santa Chiesa. ( Pater, Ave, Gloria ) Amen.

Newsletter ottobre 2020

Ottobre 2020 mese dedicato alla Vergine Maria del Santo Rosario e alla novena al Beato Carlo che inizierà lunedì 12 ottobre.

21 ottobre memoria liturgica del Beato Carlo.

 “La Santissima Vergine in questi ultimi tempi in cui noi viviamo ha dato una nuova efficacia alla recita del Rosario tale che non c’è nessun problema, non importa quanto difficile possa essere, o temporale o soprattutto spirituale, nella vita personale di ciascuno di noi, delle nostre famiglie…che non possa essere risolto col Rosario. Non c’è nessun problema, vi dico, non importa quanto può essere difficile, che noi non possiamo risolvere con la preghiera del Rosario.”


Suor Lucia dos Santos. Veggente di Fatima

Il Santo papa Giovanni Paolo II volle che la memoria liturgia del Beato Carlo d’Austria fosse fissata non nel dies natalis, cioè nel giorno della sua nascita al cielo, come normalmente avviene, bensì il 21 ottobre, anniversario del matrimonio di Carlo con Zita di Borbone Parma avvenuto il 21 ottobre 1911.

Siamo tutti invitati in questo mese mariano a pregare quotidianamente il santo rosario e la novena al Beato Carlo che inizierà lunedì 12 ottobre e  Il triduo che precederà il giorno della memoria liturgica, i testi si trovano sul sito internet nella pagina devozione.

Mercoledì 21 Ottobre celebreremo la memoria liturgica del Beato Carlo, le varie rappresentanze sono caldamente invitate ad organizzare la celebrazione della Santa Messa, i testi del proprio si trovano sul sito internet nella pagina devozione.

AVVISI

* Si suggerisce in questo mese di ottobre, oltre alla preghiera personale o comunitaria della novena di organizzare anche un momento culturale per far meglio conoscere ed approfondire la figura, la vita e la testimonianza del Beato Carlo e della sua sposa la Serva di Dio Zita.

* Si raccomanda di visionare periodicamente il sito che viene puntualmente aggiornato.

* Si raccomando per i gruppi di preghiera costituendi di seguire la procedura indicata sul sito internet nella sezione la Gebetsliga, mentre ai gruppi già costituiti ed approvati si raccomanda l’utilizzo dello spazio apposito sul sito internet per pubblicare e far conoscere le proprie iniziative.

* Siamo tutti invitati a diffondere l’adesione alla Newsletter presso amici e conoscenti è questo il metodo che ha permesso lo sviluppo della Gebetsliga in Italia e non solo.

INTENZIONI DI PREGHIERA

In questo mese preghiamo in maniera speciale per le seguenti intenzioni:

  •  PER IL SANTO PADRE IL PAPA FRANCESCO
  •  PER LE VOCAZIONI SACERDOTALI E DI SPECIALE CONSACRAZIONE
  • PER I PERSEGUITATI A CAUSA DELLE FEDE E DELLA GIUSTIZIA
  • PER TUTTI GLI AMMALATI,  ANZIANI, DISABILI, PER TUTTI I BISOGNOSI
  • PER LA CANONIZZAZIONE DEL BEATO CARLO

Si raccomanda in tutte le riunioni di preghiera o personalmente di recitare l’orazione per la canonizzazione del Beato Carlo e la preghiera alla B.V. Maria di Fatima

Preghiere per la Canonizzazione del Beato Carlo d’Austria

Dio Padre Onnipotente, attraverso il Beato Carlo hai dato alla tua Chiesa e al popolo di Dio un esempio completo di vita cristiana.
Le sue azioni e le sue scelte nel campo politico e  familiare sono state  fermamente ispirate al Vangelo e sugli insegnamenti della dottrina cristiana. Il suo amore per Gesù Eucarestia è cresciuto in periodi di grande incertezza e ciò lo ha portato ad unirsi al sacrificio di Cristo, attraverso il suo sacrificio e l’offerta della propria vita per la salvezza dei suoi popoli. L’Imperatore Carlo ha profondamente amato la Madre di Dio Maria Santissima ed ispira anche noi come lui ha fatto a  pregare il santo Rosario.
Rafforzaci ora col suo aiuto, interceda per tutti i bisognosi, quando la malattia, lo scoraggiamento, lo sconforto, la solitudine, l’amarezza e le difficoltà della vita mettono a dura prova. Aiutaci a vedere e a seguire l’esempio del Tuo fedele servo il beato Carlo e per sua intercessione ascolta le nostre suppliche ed accogli le nostre preghiere (enunciare la propria intenzione).
Concedi i segni necessari affinché ne sia riconosciuta la santità, per la gloria del Tuo nome, nella lode della Santa Vergine Maria per il bene della santa Chiesa. ( Pater, Ave, Gloria )
Amen.

PREGHIERA AL BEATO CARLO IN TEMPO DI CALAMITA’

Beato Carlo, hai accettato i difficili compiti e le sfide che Dio ti ha dato durante la tua vita,
hai sempre confidato in Nostro Signore Gesù Cristo attraverso la guida dello Spirito Santo
e in Maria, Madre di Dio e nostra, hai sempre trovato ispirazione, consolazione e speranza.
Vieni in nostro aiuto ora che siamo provati da questa calamità  che spaventa e flagella il mondo
e intercedi per noi.

Ti affidiamo le anime dei defunti perché siano nell’abbraccio misericordioso di Dio
e conforta tutti coloro che soffrono nel lutto e nel dolore.
Intercedi per la guarigione dei malati,
possano ritrovare forza e salute del corpo e dello spirito.

Tu che sei stato un vero Re cristiano
illumina i Capi delle nazioni nell’ emanare decisioni giuste e sagge
per il bene e la pace dell’umanità.

Chiedi forza e coraggio per i medici, gli infermieri,
quanti si prendono cura degli ammalati e gli scienziati;
siano guidati dalla saggezza, la conoscenza e la compassione del Divino Medico.

Dissipa le nostre paure, ansie e orgoglio,
affinché possiamo collaborare responsabilmente con tutti i popoli e le nazioni
per la salute, la pace e la fratellanza.
Rafforza con i tuoi esempi la nostra fede
e chiedi per noi coraggio per sperimentare e
testimoniare l’intervento curativo di Dio.
Fa che con la tua guida possiamo mettere la nostra vita nelle mani dell’Onnipotente
e fare la Sua Santa Volontà
fino a quando lo potremo lodare in eterno, come hai fatto tu,
per Cristo nostro Signore. Amen. 
Pater, Ave, Gloria

PREGHIERA ALLA MADONNA DI FATIMA

 Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

O Vergine Santa, Madre di Gesù e Madre nostra, che sei apparsa a Fatima ai tre pastorelli per recare al mondo un messaggio di pace e di salvezza, io mi impegno ad accogliere questo tuo messaggio. Mi consacro oggi al tuo Cuore Immacolato, per appartenere così più perfettamente a Gesù. Aiutami a vivere fedelmente la mia consacrazione con una vita tutta spesa nell’amore di Dio e dei fratelli, sull’esempio della tua vita. In particolare Ti offro le preghiere, le azioni, i sacrifici della giornata, in riparazione dei peccati miei e degli altri, con l’impegno di compiere il mio dovere quotidiano secondo la volontà del Signore. Ti prometto di recitare ogni giorno il Santo Rosario, contemplando i misteri della vita di Gesù, intrecciati ai misteri della tua vita. Voglio vivere sempre da vero figlio tuo e cooperare perchè tutti Ti conoscano e amino come Madre di Gesù, vero Dio e unico nostro Salvatore.

Amen.

Newsletter Settembre 2020

mese dedicato agli angeli custodi

CONSACRAZIONE ALL’ANGELO CUSTODE

Santo angelo custode,
sin dall’inizio della mia vita
mi sei stato dato come protettore e compagno.
Qui, al cospetto
del mio Signore e mio Dio,
della mia celeste Madre Maria
e di tutti gli angeli e i santi
io (nome) povero peccatore
mi voglio consacrare a te.

Santo angelo custode,
sin dall’inizio della mia vita
mi sei stato dato come protettore e compagno.
Qui, al cospetto
del mio Signore e mio Dio,
della mia celeste Madre Maria
e di tutti gli angeli e i santi
io (nome) povero peccatore
mi voglio consacrare a te.

Prometto di essere sempre fedele
e ubbidiente a Dio e alla santa Madre Chiesa.
Prometto di essere sempre devoto a Maria,
mia Signora, Regina e Madre, e di prenderla
a modello della mia vita.

Prometto di essere devoto anche a te,
mio santo protettore e di propagare secondo le mie forze
la devozione agli angeli santi che ci viene concessa
in questi giorni quale presidio ed ausilio
nella lotta spirituale
per la conquista del Regno di Dio.

Ti prego, angelo santo, di concedermi
tutta la forza dell’amore divino affinché
ne venga infiammato, e tutta la forza della fede
affinché non cada mai più in errore.
Fa’ che la tua mano mi difenda dal nemico.

Ti chiedo la grazia dell’umiltà di Maria
affinché sfugga a tutti i pericoli e,
guidato da te, raggiunga in cielo
l’ingresso della Casa del Padre.
Amen.

Intenzioni di preghiera per il mese si settembre:

  • Per il Santo Padre il Papa, che ci invita spesso ad accompagnarlo con la preghiera.
  • Per gli ammalati e i sofferenti nel corpo e nello spirito.
  • Per i fanciulli, affinché  gli Angeli custodi li proteggano e li custodiscano.
  • Per le vocazioni  alla vita claustrale e per i giovani che sentono la vocazione al servizio di Dio e della Chiesa.
  • Per la canonizzazione del Beato Carlo.

AVVISI:

  • Giovedì 5 settembre ricorre l’anniversario della nascita di S.A.I.R. l’Arciduca Rodolfo d’Austria nato il 5 settembre 1919 sestogenito del Beato Carlo e della S.d.D. Zita. L’Incontro di Brescia si svolgerà domenica 6 settembre, prima del mese come di consueto alle ore 18,00 con la celebrazione eucaristica in suffragio dell’Arciduca Rodolfo che in vita seguì sempre con particolare attenzione la Gebetsliga e che la volle organizzata anche in Italia
  • Impegnamoci tutti a diffondere la newsletter invitando amici e conoscenti ad iscriversi sulla hompage del sito.
  • Cerchiamo di diffondere il più possibile l’immaginetta con la preghiera al Beato Carlo per invocare, mediante la Sua intercessione, speciali grazie celesti e la canonizzazione.

Si raccomanda in tutte le riunioni di preghiera o personalmente di recitare l’orazione per la glorificazione del Beato Carlo e la preghiera a Maria apparsa a Fatima

Preghiere per la Canonizzazione del Beato Carlo d’Austria

Dio Padre Onnipotente, attraverso il Beato Carlo hai dato alla tua Chiesa e al popolo di Dio un esempio completo di vita cristiana.
Le sue azioni e le sue scelte nel campo politico e  famigliare sono state  fermamente ispirate al Vangelo e sugli insegnamenti della dottrina cristiana. Il suo amore per Gesù Eucarestia è cresciuto in periodi di grande incertezza e ciò lo ha portato ad unirsi al sacrificio di Cristo, attraverso il suo sacrificio e l’offerta della propria vita per la salvezza dei suoi popoli. L’Imperatore Carlo ha profondamente amato la Madre di Dio Maria Santissima ed ispira anche noi come lui ha fatto a  pregare il santo Rosario.
Rafforzaci ora col suo aiuto, interceda per tutti i bisognosi, quando la malattia, lo scoraggiamento, lo sconforto, la solitudine, l’amarezza e le difficoltà della vita mettono a dura prova. Aiutaci a vedere e a seguire l’esempio del Tuo fedele servo il beato Carlo e per sua intercessione ascolta le nostre suppliche ed accogli le nostre preghiere (enunciare la propria intenzione).
Concedi i segni necessari affinché ne sia riconosciuta la santità, per la gloria del Tuo nome, nella lode della Santa Vergine Maria per il bene della santa Chiesa. Amen

 ( Pater, Ave, Gloria )

PREGHIERA AL BEATO CARLO IN TEMPO DI CALAMITA’

Beato Carlo, hai accettato i difficili compiti e le sfide che Dio ti ha dato durante la tua vita,
hai sempre confidato in Nostro Signore Gesù Cristo attraverso la guida dello Spirito Santo
e in Maria, Madre di Dio e nostra, hai sempre trovato ispirazione, consolazione e speranza.
Vieni in nostro aiuto ora che siamo provati da questa calamità  che spaventa e flagella il mondo
e intercedi per noi.

Ti affidiamo le anime dei defunti perché siano nell’abbraccio misericordioso di Dio
e conforta tutti coloro che soffrono nel lutto e nel dolore.
Intercedi per la guarigione dei malati,
possano ritrovare forza e salute del corpo e dello spirito.

Tu che sei stato un vero Re cristiano
illumina i Capi delle nazioni nell’ emanare decisioni giuste e sagge
per il bene e la pace dell’umanità.

Chiedi forza e coraggio per i medici, gli infermieri,
quanti si prendono cura degli ammalati e gli scienziati;
siano guidati dalla saggezza, la conoscenza e la compassione del Divino Medico.

Dissipa le nostre paure, ansie e orgoglio,
affinché possiamo collaborare responsabilmente con tutti i popoli e le nazioni
per la salute, la pace e la fratellanza.
Rafforza con i tuoi esempi la nostra fede
e chiedi per noi coraggio per sperimentare e
testimoniare l’intervento curativo di Dio.

Fa che con la tua guida possiamo mettere la nostra vita nelle mani dell’Onnipotente
e fare la Sua Santa Volontà
fino a quando lo potremo lodare in eterno, come hai fatto tu,
per Cristo nostro Signore. Amen.

Pater, Ave, Gloria

PREGHIERA ALLA MADONNA DI FATIMA

 Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

O Vergine Santa, Madre di Gesù e Madre nostra, che sei apparsa a Fatima ai tre pastorelli per recare al mondo un messaggio di pace e di salvezza, io mi impegno ad accogliere questo tuo messaggio. Mi consacro oggi al tuo Cuore Immacolato, per appartenere così più perfettamente a Gesù. Aiutami a vivere fedelmente la mia consacrazione con una vita tutta spesa nell’amore di Dio e dei fratelli, sull’esempio della tua vita. In particolare Ti offro le preghiere, le azioni, i sacrifici della giornata, in riparazione dei peccati miei e degli altri, con l’impegno di compiere il mio dovere quotidiano secondo la volontà del Signore. Ti prometto di recitare ogni giorno il Santo Rosario, contemplando i misteri della vita di Gesù, intrecciati ai misteri della tua vita. Voglio vivere sempre da vero figlio tuo e cooperare perchè tutti Ti conoscano e amino come Madre di Gesù, vero Dio e unico nostro Salvatore.

Amen.

NEWSLETTER LUGLIO 2020

Mese di Luglio dedicato al preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo

Consacrazione al Preziosissimo Sangue di Cristo

Signore Gesù che ci ami e ci hai liberati dai nostri peccati con il Tuo Sangue, Ti adoro, Ti benedico e mi consacro a Te con viva fede.
Con l’aiuto del tuo Spirito m’impegno a dare di tutta la mia esistenza, animata dalla memoria del Tuo Sangue, un servizio fedele alla volontà di Dio per l’avvento del Tuo Regno.
Per il Tuo Sangue versato in remissione dei peccati, purificami da ogni colpa e rinnovami nel cuore, perché risplenda sempre più in me l’immagine dell’uomo nuovo creato secondo giustizia e santità.
Per il Tuo Sangue, segno di riconciliazione con Dio tra gli uomini, rendimi docile strumento di comunione fraterna.
Per la potenza del Tuo Sangue, prova suprema della Tua carità, dammi il coraggio di amare Te e i fratelli fino al dono della vita.
O Gesù Redentore, aiutami a portare quotidianamente la croce, perché la mia goccia di sangue, unita al Tuo, giovi alla redenzione del mondo.
O Sangue divino, che vivifichi con la Tua grazia il corpo mistico, rendimi pietra viva della Chiesa. Dammi la passione dell’unità tra i cristiani.
Infondimi nel cuore grande zelo per la salvezza del mio prossimo.
Suscita nella Chiesa numerose vocazioni missionarie, perché a tutti i popoli sia dato di conoscere, amare e di servire il vero Dio.
O Sangue preziosissimo, segno di liberazione e di vita nuova, concedimi di preservare nella fede, nella speranza e nella carità, perché, da Te segnato, possa uscire da questo esilio ed entrare nella terra promessa del Paradiso, per cantarti in eterno la mia lode con tutti i redenti. Amen.

AVVISI

  • Si ricorda che nel prossimo mese di agosto ricorre l’anniversario del genetliaco del beato Carlo, nato a  Persenbeug, 17 agosto 1887

La celebrazione ufficiale si terrà a Brescia nella parrocchia di San Gottardo con una Santa Messa. Ulteriori indicazioni saranno comunicate prossimamente.

INTENZIONI PREGHIERA PER IL MESE DI LUGLIO

  • Per il papa
  • Per i responsabili delle nazioni, perché si impegnino con decisione per porre fine al commercio delle armi, che causa tante vittime innocenti.
  • Perché attraverso l’ascolto della Parola di Dio e la Grazia dei Sacramenti possiamo fare nostri i sentimenti del Cuore di Cristo.
  • Per la santificazione del Clero e per le vocazioni.
  • Per la canonizzazione del Beato Carlo

Preghiere per la Canonizzazione del Beato Carlo d’Austria

Si raccomanda in tutte le riunioni di preghiera o personalmente di recitare l’orazione per la glorificazione del Beato Carlo e la preghiera a Maria Signora di tutti i popoli

Preghiere per la Canonizzazione del Beato Carlo d’Austria

Dio Padre Onnipotente, attraverso il Beato Carlo hai dato alla tua Chiesa un esempio completo di vita cristiana.
La sua vita e tutte le sue scelte e azioni, soprattutto in campo politico e  familiare, sono state sempre fondate sul Vangelo e sull’insegnamento della dottrina cristiana. Il suo amore per Gesù Eucarestia, cresciuto in tempi di grande incertezza, lo ha portato ad unirsi al sacrificio di Cristo attraverso l’offerta della propria vita, per la salvezza dei suoi popoli, nel costante e fiducioso abbandono alla Beata Vergine Maria.
Il Beato Carlo interceda per tutti i bisognosi quando la malattia, lo scoraggiamento, lo sconforto, la solitudine, l’amarezza e le difficoltà della vita mettono a dura prova. Aiutaci, o Padre, a vedere e seguire il suo esempio. Per la sua intercessione ascolta le nostre suppliche ed accogli le nostre preghiere (enunciare la propria intenzione).
Concedi i segni necessari affinché ne sia riconosciuta la santità, a gloria del Tuo nome e per il bene della Santa Chiesa. ( Pater, Ave, Gloria )
Amen.

PREGHIERA A MARIA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI

TESTO DELLA PREGHIERA APPROVATA DALLA CONGREGAZIONE PER LA FEDE (2006)

SIGNORE GESÙ CRISTO,
FIGLIO DEL PADRE,
MANDA ORA IL TUO SPIRITO SULLA TERRA.
FA ABITARE LO SPIRITO SANTO
NEI CUORI DI TUTTI I POPOLI,
AFFINCHÉ SIANO PRESERVATI
DALLA CORRUZIONE, DALLE CALAMITÀ
E DALLA GUERRA.

CHE LA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI,
LA BEATA VERGINE MARIA,
SIA LA NOSTRA AVVOCATA. AMEN.

Imprimatur: 6/01/2009

Il 31 maggio 2002, il vescovo di Haarlem-Amsterdam, S. E. Mons. Jozeph Marianus Punt, ha attestato l’autenticità delle apparizioni della Signora di tutti i Popoli e ha constatato la soprannaturalità delle apparizioni.