Triduo in onore del Beato Carlo

Per la celebrazione del Triduo al Beato Carlo si inseriscano in un contesto di preghiera le seguenti letture, una per giorno. Si suggerisce la recita del S. Rosario e l’adorazione Eucaristica. l’ultimo giorno potrebbe essere celbrata l’Eucaristia.

Primo giorno – Al servizio della Pace

Quando Carlo salì al trono dell’Austria-Ungheria, la prima guerra mondiale stava inghiottendo la vita e i valori dell’Europa intera. L’impegno per la Pace fu subito al centro delle sue preoccupazioni, fermamente contrario al conflitto, sostenne, unico fra tutti i responsabili politici dei paesi coinvolti nella guerra, gli appelli del Papa Benedetto XV. Sul piano internazionale condusse intense e ragionevoli trattative di Pace e su quello interno emarginò con energia i sostenitori della guerra ad oltranza. Avviò, un intensissimo programma sociale di aiuto alle popolazioni immiserite, ispirato all’enciclica “Rerum Novarum” del Papa Leone III.
Per i suoi ideali, per la sua ferma ed eroica testimonianza cristiana in uno dei ruoli di Stato più difficili ed impegnativi del suo tempo e per il suo sincero desiderio di Pace, venne fortemente avversato da “poteri forti” sia in patria che al di fuori di essa, anche per mezzo di un’aggressiva e ampia azione propagandistica denigratoria che sparse a profusione ostilità e calunnie, tuttora diffuse, ma che l’accuratissima, più che cinquantennale inchiesta della Chiesa ha dimostrato del tutto infondate.
Il suo esempio, il suo agire instancabilmente e tenacemente per la Pace sia per noi un aiuto ad essere migliori.
In questo periodo storico, nel quale le guerre sono purtroppo presenti in numerose parti del pianeta, il nostro impegno di cristiani per la Pace va moltiplicato.
La Pace, tuttavia, non è solo il contrario della guerra.
La Pace va ricercata con fermezza anche laddove ci sono dei popoli che non si uccidono l’un l’altro con le armi ma che hanno gravi difficoltà a dialogare, a superare inveterate contrapposizioni, senso di rivalsa e odio.
La Pace va ricercata anche nella nostra società, negli ambienti che frequentiamo, nelle nostre famiglie.
Questo è l’insegnamento della Chiesa che il beato Carlo I d’Austria ha fatto proprio, questo è l’insegnamento che vale per ogni cristiano, questo è l’insegnamento che vale per tutti noi.

Secondo giorno – Infanzia e Gioventù, dall’infanzia alla maturità cristiana

Il 17 agosto 1887 Carlo, il figlio dell’Arciduca Ottone Francesco d’Asburgo-Lorena e dell’Arciduchessa Maria Josepha Luise von Sachsen nacque nel castello di Persenbeug nell’Austria Inferiore. La sua infanzia fu semplice e sana: ebbe una formazione umanistica sotto la guida di eccellenti precettori. Sin da fanciullo dimostrò grande interesse e una particolare inclinazione verso la fede cattolica che praticò con fervore. Veniva descritto come bambino gentile e sensibile che accettava di buon grado i più svariati compiti e che comprava dei regali per le persone a lui vicine. Inoltre, sentendosi chiamato alla carità per il prossimo, raccoglieva delle somme di denaro da destinare ai poveri. Seguendo le tradizioni della famiglia imperiale, finiti gli studi liceali, venne nominato Ufficiale di Cavalleria di un Reggimento degli Ulani. Il giovane venne apprezzato per la sua intelligenza e la sua scrupolosità, così come per la piena lealtà e affidabilità. Cercò sempre con successo di elevare la vita morale dei suoi soldati, i quali vedevano in lui il modello dell’uomo cattolico e un valido esempio da seguire. Nel 1905 proseguì la sua formazione militare presso il 7. Reggimento dei Dragoni, e l’anno seguente, dopo esser stato promosso Tenente, interruppe il servizio militare per un periodo di studi presso l’Università Karl Ferdinand di Praga. In questo modo venne coscientemente preparato al suo futuro ruolo nell’Impero Austro-Ungarico, anche se, a quel tempo, nessuno avrebbe potuto immaginarsi la tragica sequenza di lutti familiari che colpì, alcuni anni dopo, la Casa d’Austria e che fece sì che, Carlo divenisse primo in linea di successione e poi Imperatore dell’Austria-Ungheria.

Terzo giorno – Carlo e Zita, il matrimonio come via di santificazione

La storiografia ufficiale è stata chiusa e riluttante nel riferire della vita sentimentale di Carlo, trascurando del tutto la straordinaria personalità della consorte, la principessa italiana Zita di Borbone-Parma. La giovane ebbe un’infanzia beata che favorì in lei una fiducia spontanea nella vita, aiutandola a controllare sia l’amarezza sia l’invidia. La religione la influenzò in modo profondo e durevole. In famiglia il Vangelo era pane quotidiano.  Il 13 giugno 1911 Zita si fidanzò con Carlo nella Villa delle Pianore presso Lucca in Italia. Nello stesso anno, il 21 ottobre, i due giovani si sposarono nel castello di Schwarzau. Formati ai principi della religione cattolica, i due giovani avevano un’altissima opinione del matrimonio, non solo come sacramento fondante della famiglia, ma anche come mezzo di perfezionamento reciproco.
Le doti umane e le qualità morali di Carlo e Zita lasciavano intravedere che essi avrebbero ricercato il bene materiale e spirituale dei sudditi degli Asburgo, favorendo insieme la difesa del Cristianesimo e l’attaccamento alla persona del Papa. Come prima tappa del viaggio nuziale che si svolse fra Reichenau, in Tirolo, Grado nel Litorale, la Dalmazia e la Bosnia, vollero recarsi al santuario di Mariazell, una delle più frequentate mete di pellegrinaggi della Mitteleuropea per chiedere la protezione alla Madonna. Ebbero otto figli, considerati dono del Signore, pianticelle da crescere nel rispetto dei diritti divini e sociali, educati a sentimenti cristiani. Il loro modo di rapportarsi al mondo era per l’epoca moderno e innovativo: Zita venne sempre tenuta in grande stima e rispetto da Carlo. Ella rimase amorevolmente vicino al marito condividendone le sorti, anche quando, alla fine del 1918, l’imperial-regia famiglia fu obbligata all’esilio e a vivere in ristrettezze.

Preghiera per la Canonizzazione del Beato Carlo d’Austria

bio-06kSi raccomanda in tutte le riunioni di preghiera o personalmente di recitare l’orazione per la glorificazione del Beato Carlo.

Dio Padre Onnipotente, attraverso il Beato Carlo hai dato alla tua Chiesa un esempio completo di vita cristiana.
La sua vita e tutte le sue scelte e azioni, soprattutto in campo politico e  familiare, sono state sempre fondate sul Vangelo e sull’insegnamento della dottrina cristiana. Il suo amore per Gesù Eucarestia, cresciuto in tempi di grande incertezza, lo ha portato ad unirsi al sacrificio di Cristo attraverso l’offerta della propria vita, per la salvezza dei suoi popoli, nel costante e fiducioso abbandono alla Beata Vergine Maria.
Il Beato Carlo interceda per tutti i bisognosi quando la malattia, lo scoraggiamento, lo sconforto, la solitudine, l’amarezza e le difficoltà della vita mettono a dura prova. Aiutaci, o Padre, a vedere e seguire il suo esempio. Per la sua intercessione ascolta le nostre suppliche ed accogli le nostre preghiere (enunciare la propria intenzione).
Concedi i segni necessari affinché ne sia riconosciuta la santità, a gloria del Tuo nome e per il bene della Santa Chiesa. ( Pater, Ave, Gloria ) Amen.