Newsletter settembre 2018

Kaiser Karl Gebetsliga für den Völkerfrieden

Unione di Preghiera  Beato Carlo per la Pace e la Fratellanza  tra i Popoli

Delegazione Italiana

 

 

Newsletter di Settembre 2018, mese dedicato agli Angeli custodi

 

AIUTO ALLA RIFLESSIONE

«Nostro desiderio è che si accresca la devozione agli Angeli Custodi» (Giovanni Paolo II).

Parole di Benedetto XVI sugli angeli.

Cari amici, il Signore è sempre vicino e operante nella storia dell’umanità, e ci accompagna anche con la singolare presenza dei suoi Angeli, che oggi la Chiesa venera quali “Custodi”, cioè ministri della divina premura per ogni uomo. Dall’inizio fino all’ora della morte, la vita umana è circondata dalla loro incessante protezione. E gli Angeli fanno corona all’augusta regina Maria delle Vittorie, la Beata Vergine Maria del Rosario, che nella prima domenica di ottobre, proprio a quest’ora, dal Santuario di Pompei e dal mondo intero, accoglie la fervida Supplica, affinché sia sconfitto il male e si riveli, in pienezza, la bontà di Dio”.Il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica edito nel 2005 sotto il pontificato di Benedetto XVI alla domanda chi sono gli angeli? risponde al n. 60: “Gli angeli sono creature puramente spirituali, incorporee, invisibili e immortali, esseri spirituali dotati di intelligenza e di volontà. Essi, contemplando incessantemente Dio a faccia a faccia, Lo glorificano, Lo servono e sono i suoi messaggeri nel compimento della missione di salvezza per tutti gli uomini”, sulle modalità poi della presenza degli spiriti celesti nella Chiesa, il Compendio citando San Basilio Magno che affermò che ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita, sottolinea che la Chiesa si unisce agli angeli per adorare Dio, invoca la loro assistenza e di alcuni celebra liturgicamente la memoria.

Benedetto XVI, Il 2 ottobre 1977, parlando alla radio bavarese quand’era ancora cardinale, dopo aver ricordato che il 2 ottobre da circa trecent’anni la Chiesa Cattolica celebra la festa dei Santi Angeli Custodi, disse che poche cose erano diventate estranee ai cristiani d’oggi quanto l’idea dell’Angelo custode. Poi aggiunse: “L’Antico Testamento dice dell’angelo al popolo di Israele: “Prestagli attenzione e ascoltare la sua voce” cioè devo farmi attento e sensibile a quest’idea divina che mi abbraccia e guida, e non devo contrapporle ostinatamente i miei desideri ed i miei umori del momento.

Di angeli custodi ora non si parla più se non in qualche locuzione convenzionale. Lo stesso vale se si parla di protezione e si discute di come sia possibile proteggerci dai fenomeni inquietanti e dai pericoli della vita moderna. Parlare degli “Angeli” significa invece essere convinti che il mondo è dappertutto colmo dalla viva presenza di Dio e che questa presenza si rivolge a ciascun individuo, a ciascuno di noi come potenza che ci chiama e ci protegge.

Alla fine del corso degli esercizi spirituali per la Quaresima del 2007, il predicatore era stato l’arcivescovo emerito di Bologna, il cardinale di venerata memoria Giacomo Biffi che si era a lungo soffermato sugli spiriti celesti e, al momento del ringraziamento, il Papa Benedetto XVI affermò:  “Mi sono accorto che negli intarsi del mio inginocchiatoio è raffigurato il Cristo risorto, circondato da angeli che volano. Ho pensato che questi angeli possono volare perché non si trovano nella gravitazione delle cose materiali della terra, ma nella gravitazione dell’amore del Risorto; e che noi potremmo volare se uscissimo un po’ dalla gravitazione del materiale ed entrassimo nella gravitazione nuova dell’amore del Risorto”.

La prima domenica di Quaresima del 2009, all’Angelus Benedetto XVI ebbe a sottolineare che nel vangelo di Marco si dice che “Lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da satana” (Mc 1,12). Ma “di fronte a questa figura oscura e tenebrosa che osa tentare il Signore, appaiono gli angeli, figure luminose e misteriose”. Gli angeli, dice il Vangelo, “servivano” Gesù (Mc 1,13); essi sono il contrappunto di satana”. E dopo aver elencato la presenza degli angeli nell’Antico e nel Nuovo testamento, Benedetto XVI aggiunse: “Gli angeli servono Gesù, che è certamente superiore ad essi, e questa sua dignità viene qui, nel Vangelo, proclamata in modo chiaro, seppure discreto. Infatti anche nella situazione di estrema povertà e umiltà, quando è tentato da Satana, egli rimane il Figlio di Dio, il Messia, il Signore”. “Domandiamo loro – concluse il papa in quel primo marzo 2009 – in particolare quest’oggi, di vegliare su di me e sui collaboratori della Curia romana che in questo pomeriggio, come ogni anno, inizieremo la settimana di Esercizi spirituali. Maria, regina degli Angeli, prega per noi!”

Le parole di papa Francesco sugli angeli

In diverse occasioni Papa Francesco ha dedicato alcune delle sue riflessioni sull’importanza dell’Angelo Custode, la cui festa viene celebrata il 2 Ottobre in tutta la Chiesa Cattolica.

Abbiamo raccolta 4 di queste riflessioni di Papa Francesco che posso servirci per migliorare il nostro rapporto con il nostro Angelo Custode.

1) L’Angelo Custode non è una dottrina fantasiosa

Nel 2014, Papa Francesco, durante la consueta omelia a Santa Marta, ha affermato che l’Angelo Custode non è una dottrina fantasiosa ma un compagno che Dio ci ha posto accanto nel cammino della nostra vita.

“Cacciare via il compagno di cammino è pericoloso, perché nessun uomo, nessuna donna può consigliare sé stesso. Io posso consigliare un altro, ma non consigliare me stesso. C’è lo Spirito Santo che mi consiglia, c’è l’angelo che mi consiglia. Per questo, abbiamo bisogno. Questa non è una dottrina sugli angeli un po’ fantasiosa: no, è realtà. Quello che Gesù, che Dio ha detto: ‘Io mando un angelo davanti a te per custodirti, per accompagnarti nel cammino, perché non sbagli’”.

2) Gli Angeli lottano contro il demonio

Il 29 settembre del 2014, il Papa, parlando a Radio Vaticana ha detto che Satana ci presenta le cose come se fossero buone, ma la sua vera intenzione è quella di distruggere l’uomo; gli angeli sono quelli che lottano contro il demonio e che, quindi, ci difendono.

“Gli angeli ci difendono: difendono l’uomo e difendono l’uomo-Dio, l’uomo superiore, Gesù Cristo, che è la perfezione dell’umanità, il più perfetto». È per questo che «la Chiesa onora gli angeli, perché sono quelli che saranno nella gloria di Dio — sono nella gloria di Dio — perché difendono il grande mistero nascosto di Dio, cioè che il Verbo è venuto in carne».”

3) Per poter ascoltare il nostro Angelo Custode dobbiamo essere docili

Il 2 ottobre del 2015 Papa Francesco ha detto nella sua omelia alla Domus Santa Marta che “il cristiano deve essere docile allo Spirito Santo. La docilità allo Spirito Santo incomincia con questa docilità ai consigli di questo compagno di cammino”.

Per essere docili, ha consigliato il Santo Padre, bisogna farsi piccoli, come bambini. “Chiediamo oggi al Signore la grazia di questa docilità, di ascoltare la voce di questo compagno, di questo ambasciatore di Dio che è accanto a noi nel nome Suo, che siamo sorretti dal suo aiuto.”

4) Bisogna rispettarlo e ascoltarlo

Nella stessa omelia il Pontefice ha affermato che l’Angelo Custode “È sempre con noi!” e che il Signore ci consiglia di avere rispetto della sua presenza, di ascoltare la sua voce perché ci dà dei consigli.

Quando sentiamo quell’ispirazione: ‘Ma fa questo… questo è meglio… questo non si deve fare…’. Ascolta! Non ribellarti a lui”.

L’Angelo custode ci difende sempre e soprattutto dal male, assicura Francesco. Talvolta, osserva, “pensiamo che noi possiamo nascondere tante cose”, “cose brutte”, che alla fine verranno comunque alla luce. E l’Angelo, dice, è lì “per consigliarci”, per “coprirci”, esattamente come farebbe “un amico”. “Un amico che noi non vediamo, ma che sentiamo”. Un amico che un giorno “sarà con noi in Cielo, nella gioia eterna”

 AVVISI

Gli incontri di preghiera mensili non necessariamente debbono essere sempre celebrazioni eucaristiche, anche se qualche volta è opportuno che lo siano; tuttavia è auspicabile che normalmente si tenga l’adorazione eucaristica, con un momento comunitario che può essere celebrato con la contemplazione dei misteri e la preghiera del Santo Rosario in cui venga proposta una delle cinque intenzioni mensili per ogni decina. Qualora gli incontri cadano sempre il primo venerdì del mese sarà opportuno contemplare i misteri a rotazione per non pregare solamente sui misteri dolorosi. E’ consigliato anche un congruo tempo di adorazione personale silenziosa per esperimentare l’intimità dell’anima con Gesù Eucarestia. Infine dopo le preghiere previste e il canto del Tantum Ergo sarà impartita dal sacerdote la benedizione eucaristica.

Sarà opportuno che il momento per gli avvisi e le considerazioni da parte del delegato o del sacerdote assistente sia tenuto prima o dopo la preghiera.

Si considera altrettanto opportuno che in qualche occasione venga dato spazio a conferenze o istruzioni per approfondire la conoscenza della figura e della spiritualità del Beato Carlo concludendo con la preghiera per la canonizzazione e alla Madonna Signora di tutti i popoli

 

Intenzioni di preghiera per il mese di settembre:

 

  • Per il Santo Padre il Papa, che ci invita spesso ad accompagnarlo con la preghiera.

 

  • Perché i giovani del continente africano abbiano accesso all’educazione e al lavoro nel proprio paese

 

  • Perché gli insegnanti e i ricercatori possano operare in un ambiente idoneo a sviluppare i loro talenti di intelligenza e di cuore

 

  • Cuore di Gesù, sostieni e conforta i Tuoi sacerdoti nelle prove e nelle difficoltà del loro ministero”

 

  • Per la canonizzazione del Beato Carlo.

 

 

Si raccomanda in tutte le riunioni di preghiera o personalmente di recitare l’orazione per la glorificazione del Beato Carlo e la preghiera a Maria Signora di tutti i popoli

 

Preghiere per la Canonizzazione del Beato Carlo d’Austria

Dio Padre Onnipotente, attraverso il Beato Carlo hai dato alla tua Chiesa e al popolo di Dio un esempio completo di vita cristiana.
Le sue azioni e le sue scelte nel campo politico e  famigliare sono state  fermamente ispirate al Vangelo e sugli insegnamenti della dottrina cristiana. Il suo amore per Gesù Eucarestia è cresciuto in periodi di grande incertezza e ciò lo ha portato ad unirsi al sacrificio di Cristo, attraverso il suo sacrificio e l’offerta della propria vita per la salvezza dei suoi popoli. L’Imperatore Carlo ha profondamente amato la Madre di Dio Maria Santissima ed ispira anche noi come lui ha fatto a  pregare il santo Rosario.
Rafforzaci ora col suo aiuto, interceda per tutti i bisognosi, quando la malattia, lo scoraggiamento, lo sconforto, la solitudine, l’amarezza e le difficoltà della vita mettono a dura prova. Aiutaci a vedere e a seguire l’esempio del Tuo fedele servo il beato Carlo e per sua intercessione ascolta le nostre suppliche ed accogli le nostre preghiere (enunciare la propria intenzione).
Concedi i segni necessari affinché ne sia riconosciuta la santità, per la gloria del Tuo nome, nella lode della Santa Vergine Maria per il bene della santa Chiesa. ( Pater, Ave, Gloria )
Amen.

 PREGHIERA A MARIA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI

TESTO DELLA PREGHIERA APPROVATA DALLA CONGREGAZIONE PER LA FEDE (2006)

SIGNORE GESÙ CRISTO,
FIGLIO DEL PADRE,
MANDA ORA IL TUO SPIRITO SULLA TERRA.
FA ABITARE LO SPIRITO SANTO
NEI CUORI DI TUTTI I POPOLI,
AFFINCHÉ SIANO PRESERVATI
DALLA CORRUZIONE, DALLE CALAMITÀ
E DALLA GUERRA.
CHE LA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI,
LA BEATA VERGINE MARIA,
SIA LA NOSTRA AVVOCATA. AMEN.

Imprimatur: 6/01/2009

Il 31 maggio 2002, il vescovo di Haarlem-Amsterdam, S. E. Mons. Jozeph Marianus Punt, sentendo pareri e ponderando il tutto, ha attestato l’autenticità delle apparizioni della Signora di tutti i Popoli e ha constatato la soprannaturalità delle apparizioni. Per saperne di più cercare in google:  http://www.de-vrouwe.info/it