COSTITUITO ANCHE A CROTONE IL GRUPPO DI PREGHIERA PER IL BEATO CARLO

Si è costituito anche a Crotone il gruppo di Preghiera dedicato alla figura del Beato Carlo d’Asburgo, l’ultimo imperatore d’Austria e re apostolico d’Ungheria, anche se è sicuramente Servo di Dio il suo titolo più prezioso, precisato nel fervido impeto cristiano che ne ha caratterizzato l’esistenza.

 La prima funzione religiosa a Crotone si è tenuta lo scorso 8 giugno, presso la chiesa della Beata Vergine del Rosario di Pompei, incantevole “bomboniera” affacciata sul lungomare cittadino. La liturgia, alla partecipazione del Delegato della Gebetsliga per la Calabria,  Dott. Aurelio Badolati, è stata officiata da monsignor Ezio Limina, già cappellano militare e presidente del Capitolo cattedrale della diocesi di Crotone-Santa Severina, che ha in questi stessi giorni compiuto i quaranta anni della sua missione sacerdotale. Lo stesso monsignor Limina è stato designato quale assistente spirituale del gruppo di Preghiera nella provincia di Crotone.

Nel corso dell’omelia, “don Ezio”, come è universalmente noto in città, si è soffermato sulla vita santa e sulle virtù morali del beato Carlo, che ha sempre mostrato amore e carità verso gli ultimi e più bisognosi, incarnando la vera essenza della nobiltà: d’animo e di sangue. Il Delegato regionale della Gebetsliga, Aurelio Badolati, ha poi preso la parola per ricordare come, nell’immane tragedia di quella “inutile strage” che fu la Prima guerra mondiale, si stagliò la personalità del beato Carlo, promotore di fratellanza tra le genti, uomo di animo sensibile e religioso; quanto di più estraneo alle brutture che la Storia dell’uomo, purtroppo, non manca mai di proporre. I diplomi dei nuovi membri del gruppo di Preghiera, precedentemente benedetti da monsignor Ezio Limina, sono stati consegnati ai fedeli postulanti dal Dott. Badolati, a partire dallo stesso sacerdote, al termine della liturgia.

L’impegno assunto da monsignor Limina e da Antonio Oliverio, referente provinciale della Gebetsliga, a conclusione della funzione, è stato anzitutto quello di implementare il numero dei fedeli che sperano nella intercessione del beato Carlo e ne invocano la canonizzazione, nonché quello di proporre futuri nuovi momenti di preghiera e di condivisione cristiana.

 

                                                                Antonio Oliverio