Aggiornamenti sul processo al miracolo in vista della canonizzazione

a455INTERVENTO DI DON ARNALDO MORANDI, VICE POSTULATORE PER LA CAUSA DI CANONIZZAZIONE DEL BEATO CARLO D’AUSTRIA, AL SIMPOSIO DI TRIESTE. 30 NOVEMBRE 2016

Altezza Imperiale e Reale, Illustri Organizzatori e Partecipanti

Mi scuso per non essere presente fisicamente a questo importante evento che commemora il centenario dell’ ascesa al Trono d’ Austria-Ungheria delle Loro Maestà Apostoliche il Beato Carlo e la Serva di Dio Zita; desidero tuttavia far giungere, insieme al mio saluto e augurio, quello della Gebetsliga Italiana e raggiungervi attraverso questo scritto che gentilmente verrà letto dalla mia delegata la signora Tiziana Stocovaz che ringrazio di cuore.

Mi è stato chiesto un intervento in qualità di vice postulatore della causa di canonizzazione del Beato Carlo, a questo proposito mi sono confrontato nei giorni scorsi con il postulatore romano, l’Avvocato Andrea Ambrosi, anche per aggiornarvi, laddove sia possibile, sullo stato del processo Super Miro attualmente in corso.

Premetto che forse sarebbe opportuno notare come il cosidetto attore del Processo sia la stessa la Gebetsliga , autorizzata in quanto Associazione Pubblica di fedeli, riconosciuta dalla Chiesa ai sensi dei can. 301 e 312 del Codice di Diritto Canonico. La Gebetsliga, ebbe inizio quando Carlo era ancora fanciullo. A Sopron (Oedenburg) dove Carlo trascorse parte della sua fanciullezza, viveva nel convento delle Orsoline madre Vincenzia, una mistica che ogni anno dal venerdì santo alla domenica di Pasqua partecipava in estasi alla Passione di Cristo. La madre di Carlo, l’Arciduchessa Giuseppina era in contatto spirituale con madre Vincenzia. A lei la mistica rivelò che bisognava pregare molto per il giovane Arciduca perché sarebbe divenuto un giorno Imperatore, ma avrebbe dovuto soffrire molto e sarebbe stato bersagliato dagli attacchi del nemico maligno. Questo sconcertò non poco l’ Arciduchessa Giuseppina  perchè Carlo non era in linea di successione per la Corona. Comunque volle almeno accettare il fatto di pregare per questo fanciullo già così speciale, nel 1895 venne costituito un primo circolo di preghiera, nato da quella ispirazione carismatica, l’intenzione era di assistere una volta al mese alla S. Messa facendo la comunione per Carlo e proteggerlo dai pericoli con le preghiere. Quando Carlo divenne principe ereditario e successivamente Imperatore, la Pia Unione ebbe chiara la propria missione e si arricchì di numerosi membri e passò sotto la guida del barone Hans Karl Zessner-Spitzenberg. Nel 1925 alla Gebetsliga ricevette il riconoscimento ecclesiastico da Sua Eccellenza Monsignor Sigismondo Waitz. Il resto è storia conosciuta: la tragedia della Prima Guerra Mondiale, la fine della monarchia danubiana, il duro esilio della famiglia Imperiale che non venne mai abbandonata dai devoti che continuarono a sostenerla moralmente e materialmente nelle ristrettezze in cui venne a trovarsi. Dopo la Morte dell’Imperatore il Primo aprile 1922 la Gebetsliga continuò a raccogliere adesioni, nel 1938 i membri iscritti erano più di 25 mila e tantissime le grazie segnalate. In quell’anno la Germania occupò l’Austria e la Pia Unione venne subito indagata. Il presidente barone Zessner-Spitzenberg venne arrestato e morì poco dopo in un campo di concentramento. Anche la sua collaboratrice Emilietta Gehrig fu arrestata. Fortunatamente il barone Zessner-Spitzenberg riuscì a dare alle fiamme l’archivio con i nomi dei membri della Pia Unione, per evitare che venissero individuati ed arrestati dalla Gestapo. Al termine della guerra l’attività della Gebetsliga riprese in pieno con l’opera relante di Emilietta Gehrig, si costituirono diverse delegazioni in molti Paesi d’Europa: in Italia, dove nel novembre del 1947 nacque il primo nucleo nel Sud Tirolo, ancor oggi attivo, a Madera, dove 30 mila abitanti del luogo avevano partecipato ai funerali dell’Imperatore, in Spagna, dove l’Imperatrice Zita aveva trovato rifugio con i figli, in Germania, Francia, Belgio, Lussemburgo, Olanda, Inghilterra, Irlanda, Portogallo. In Svizzera, dove l’Imperatore si era fatto molto amare durante il soggiorno del suo esilio, la Pia Unione non subì mai interruzioni.

Si costituì anche la delegazione d’Ungheria. A partire dal 1957 si costituirono gruppi in Canada, negli Stati Uniti, e Sud America e Nuova Zelanda. Nel 1948, il 13 settembre, durante la seduta generale della Gebetsliga fu accettata con unanimità la proposta di costituirsi come attore per il processo di beatificazione di Carlo d’Austria e la richiesta giunse al Santo Padre Pio XII durante un’udienza speciale concessa alle due presidentesse della Gebetsliga. Furono quindi gli amici a prendere l’iniziativa per ottenere la beatificazione di Carlo. Si decise di porre la causa sotto la protezione della Madonna di Fatima. Le lettere di postulazione, che imploravano la beatificazione al Santo Padre furono moltissime e giunsero da tutto il mondo, scritte da persone di tutti i ceti, famiglie, religiosi, vescovi, parroci, amici. Tutti descrivevano l’Imperatore come un ottimo padre di famiglia, un sovrano cristiano ed un grande fautore della pace; un uomo di grande spiritualità con una venerazione per l’Eucarestia e la Madonna, un autentico testimone di Cristo. Carlo fu considerato protettore dell’unità dell’Europa e proprio alla sua protezione fu affidata la pace mondiale minacciata dalla guerra fredda. La Pia Unione di Preghiera ha registrato in questi anni un notevole sviluppo fondamentalmente dovuto al messaggio spirituale che il Beato Carlo seppe dare con la propria testimonianza di vita. Nel 1953 ad Altotting si è tenuta la prima assemblea generale della Gebetsliga e da allora viene pubblicato l’Annuario che viene inviato agli iscritti. L’archivio della Gebetsliga custodisce gli originali di moltissime comunicazioni di intercessioni soprannaturali ottenute grazie all’imperatore Carlo I. Il 5 aprile 1949, il Vaticano ha concesso la facoltà di svolgere il Processo ordinario informativo a Vienna, sebbene Carlo d’Austria fosse morto nell’isola di Madera. Il 7 maggio 1955, la Congregazione del Sant’Ufficio ha dichiarato che nihil obstat alla causa di beatificazione. Il 12 aprile 2003 la Concregazione delle cause dei Santi presieduta da Sua Santità Giovanni Paolo II, ha decretato le virtù eroiche del Servo di Dio Carlo d’Austria, annoverandolo nell’albo dei Venerabili. Il 20 dicembre 2003 è stato promulgato il decreto sul miracolo attribuito all’intercessione del Venerabile Carlo, ultimo passaggio prima della Beatificazione. Il 3 ottobre 2004, durante la solenne cerimonia in San Pietro, l’imperatore Carlo è stato proclamato Beato dal santo papa Giovanni Paolo II. Dal 2007 ho l’onore di rappresentare la Gebetsliga in Italia ed attualmente numerosi devoti e gruppi strutturati di preghiera si ritrovano mensilmente per invocare l’intercessione del Beato Carlo sui popoli, sulle famiglie, per la pace e la fratellanza fondate sulle radici cristiane della civiltà europea, nonché la preghiera per la canonizzazione del Beato Carlo. La moderna tecnologia ci consente di ridurre le distante e di incontrarci in una piazza virtuale sul sito www.beatocarloinitalia.it dal quale ogni mese parte una newsletter con informazioni e soprattutto le intenzioni di preghiera da condividere. Attualmente la situazione della causa è in evoluzione. Completato il processo per la canonizzazione, come prevede il diritto peculiare, si è proceduto alla istruzione del processo sul Miracolo ( super Miro) su questo non mi posso diffondere perché tutti gli atti sono coperti dal segreto istruttorio. Cosa sono autorizzato a dire? Il miracolo c’è ed è stato fatto oggetto di completa indagine diocesana la dove è avvenuto negli Stati Uniti- New Messico. Ottenuto il luogo a procedere è stato istruito un tribunale delegato in loco che ha svolto le sue funzioni ed ha terminato il lavoro di raccolta delle prove documentali e testificali, unitamente ai pareri di esperti, oltre al materiale medico diagnostico. Si tratta di una guarigione che la scienza attualmente non è in grado di spiegare, completa e improvvisa da malattia mortale diagnosticata. Abbiamo motivo di credere che il materiale processuale, espletate le formalità procedurali, possa giungere a Roma alla Congregazione Pontificia delle cause dei Santi entro Natale. Da qui si aprirà la cosi detta fase Romana del processo che si concluderà, se positiva con il supplice libello, documento che il Cardinale Prefetto della Congregazione consegna al Papa per chiedere di procedere alla canonizzazione. Solo il Santo Padre, a quel punto, potrà decidere se e quando proclamare la canonizzazione. Papa Francesco nutre devozione e ammirazione per il Beato Carlo e lo ha testimoniato recentemente il 5 novembre 2016 durante il giubileo della famiglia Asburgo quando rivolgendosi all’Arciduca Carlo, Capo famiglia e a tutti i convenuti ha parlato della bella testimonianza sociale e famigliare del Beato Carlo con parole piene di entusiasmo e convinzione. Anche questo ci fa legittimamente sperare che presto Carlo d’ Austria sarà donato alla Chiesa universale quale Santo, testimone di Cristo e intercessore potente per tuti quelli che con la preghiera ricorrono al suo aiuto.

Grazie della vostra paziente attenzione, auguro agli organizzatori e a tutti i presenti che questa giornata porti i frutti desiderati.

Vi saluto cordialmente

Don Arnaldo Morandi