SETTEMBRE 2018

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Venerdì 21 settembre 2018  (come sempre terzo venerdì del mese)

Varese-Velate  – Piazza S.Stefano 1 (Chiesa parrocchiale – cappella del Crocifisso)

 

ore 17.00  –  Adorazione eucaristica

ore 18.00  – S. Messa per la pace dei popoli

Messa votiva del Beato Carlo a Scandiano

Promossa dal Comune di Scandiano, dalla locale Pro Loco e dall’associazione “Scandiano e Identità”, lo scorso 22 giugno nella località sulle prime colline reggiane si è celebrata una commemorazione dei soldati dell’Impero Austro-Ungarico tenuti prigionieri nella Rocca del paese durante la Grande Guerra, di cui quest’anno ricorre il primo centenario della fine (1918-2018).

Il pomeriggio è stato intenso e partecipato da un cospicuo pubblico, presente anche una delegazione di Schützen provenienti dal Trentino Alto Adige: dopo una visita alla Rocca dei Boiardo dove furono alloggiati i soldati austriaci, don Claudio Crescimanno ha celebrato la Santa Messa votiva del beato Carlo I d’Asburgo, ultimo imperatore d’Austria, ultimo sovrano di Boemia e Ungheria, ultimo monarca della Casa d’Asburgo e d’Austria Este, alla prestigiosa presenza del nipote del beato Carlo, l’Arciduca Martino d’Asburgo e d’Austria Este (figlio del secondogenito di Carlo e Zita, Roberto).

In serata, all’interno del Salone d’Onore della Rocca di Scandiano, Elena Bianchini Braglia, autrice del libro 28 giugno 1914. Ferdinando e Sofia. La morte dell’Europa, ha intervistato l’arciduca Martino d’Asburgo sulle drammatiche sorti della Casa Imperiale durante e dopo il primo conflitto mondiale. Curioso il contrasto generazionale tra l’imperatore Francesco Giuseppe e il suo erede Carlo: il primo si rifiutò sempre di usare il telefono, parlando alla bisogna per interposta persona, il secondo aveva quattro linee telefoniche all’interno del suo studio privato; il primo non salì mai su un aereo, il secondo lo usava abitualmente, malgrado i notevoli rischi dei voli dell’epoca.

 

Omelia di Sua Ecc. Mons Gian Carlo Perego. Brescia parrocchia di San Gottardo 17 agosto 2018

Sua Ecc. Rev.ma Mons. Gian Carlo Perego
Arcivescovo di Ferrara-Comacchio

Il Beato Carlo d’Asburgo: testimone di pace

Ringrazio l’amico don Arnaldo per l’invito a celebrare, in unione con la Gebetsliga, il 131° anniversario della nascita del Beato Carlo d’Asburgo, un santo anche della Casa d’Este, che ha visto a Ferrara, dal 1187, la prima residenza degli Estensi e i primi beati come Beatrice d’Este regina d’Ungheria, Beatrice d’Este I e Beatrice d’Este II, oltre a San Contardo d’Este, fratello di Beatrice regina d’Ungheria. Un saluto deferente a Sua Altezza l’Arciduca Martino d’Asburgo Este. E saluto tutti voi, cari fratelli e sorelle.
Quest’anno cade il centenario della conclusione della Prima guerra mondiale. Con la morte di Francesco Ferdinando, che segna l’inizio della prima guerra mondiale, il Beato Carlo diventava l’erede al trono. Una eredità che sarebbe diventata effettiva nel mezzo della Grande Guerra, sul finire del 1916, con la morte dell’imperatore Francesco Giuseppe. “Voglio fare di tutto per bandire, nel tempo più breve, gli orrori e i sacrifici della guerra e rendere ai miei popoli i benefici scomparsi della pace”, si legge nel programma di governo del beato Carlo, unitamente ai temi della ricerca della giustizia e della tutela dei diritti e delle libertà costituzionali. Nei riti di ordinazione degli imperatori si invoca la benedizione del Signore, perché l’Imperatore ricerchi la pace e la giustizia. Il beato Carlo prese sul serio l’impegno, sapendolo anche un impegno di testimonianza evangelica – come abbiamo ascoltato dalla Parola di Dio – per porre fine alla guerra, con due tentativi. Un primo tentativo avverrà tra il novembre del 1916 e il febbraio del 1917, ma si arenerà. Un secondo tentativo di arrivare alla pace il Beato Carlo lo maturerà dopo il messaggio di Benedetto XV ai popoli in guerra, in cui li esortava a porre fine a “una lotta tremenda”, la quale ogni giorno di più appare “una inutile strage”: parole contestate dai popoli belligeranti, la cui profezia e verità si mostrerà alla fine della Grande Guerra, che, oltre a distruzione, porterà la morte di milioni di persone e 24 milioni di profughi. Nemico principale di questi tentativi di pace del beato Carlo sarà il nazionalismo, lo stesso che porterà, nella nuova forma del nazionalsocialismo e del fascismo, alla seconda guerra mondiale.
Questo impegno diretto, puntuale, concreto e politico per la pace e il dialogo tra i popoli rendono di grande attualità la figura e l’opera del Beato Carlo. Tra gli impegni che papa Francesco nell’Evangelii Gaudium ricorda come importanti per “incoraggiare e orientare in tutta la Chiesa una nuova tappa evangelizzatrice, piena di fervore e dinamismo” ( E.G. 17) c’è anche l’impegno per la pace.
“La pace – ricorda papa Francesco – non si riduce ad un’assenza di guerra, frutto dell’equilibrio sempre precario del¬le forze. Essa si costruisce giorno per giorno, nel perseguimento di un ordine voluto da Dio, che comporta una giustizia più perfetta tra gli uomini In definitiva, una pace che non sorga come frutto dello sviluppo integrale di tutti, non avrà nemmeno futuro e sarà sempre seme di nuovi conflitti e di varie forme di violenza” (E.G. 218). Da qui l’impegno e la responsabilità di tutti per una ‘politica della pace”.
Non possiamo restare indifferenti in questo tempo di guerra in 36 Paesi del mondo, tra i più poveri, più sfruttati. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a questo ritorno della violenza nei cuori, nelle parole e nei gesti, nella voglia di riportare le armi in famiglia, in casa, ricercando ingenuamente nelle armi la sicurezza che non c’è o affidando alle armi una giustizia cercata personalmente. Anche noi, guardando alle scelte di pace del Beato Carlo, beato perché ‘operatore di pace’, con S. Agostino vogliamo ripetere: “Ama la pace, conserva la pace, conquista la pace: essa sarà più profonda quanto più sarà posseduta dal maggior numero di persone” (Sermo 357; PL 39,1582). Ama la pace: siamo chiamati non solo a rifiutare la violenza, nelle parole e nei gesti, ma a costruire percorsi di dialogo, di accoglienza, di prossimità, vedendo in ogni segno di carità un passo nel cammino di pace. Conserva la pace: la pace è un bene affidato alla libertà e responsabilità di ognuno di noi; indebolire le condizioni della pace, cioè indebolire lo sviluppo, la responsabilità, la democrazia, il rispetto del creato e delle creature significa creare condizioni per non custodire la pace. Conquista la pace: la pace va costruita giorno per giorno, creando le condizioni di rispetto, giustizia, solidarietà, uguaglianza; è un impegno permanente per non perdere uno delle condizioni fondamentali per la vita dell’uomo e dei popoli.
Cari fratelli e sorelle, chiediamo oggi al Signore, per intercessione del Beato Carlo, di aiutarci a camminare sulle strade della santità, “nella fedeltà allo stile di vita del Vangelo, indicando sempre – come ci esorta a fare papa Francesco nell’Evangelii Gaudium – il bene desiderabile, la proposta di vita, di maturità, di realizzazione, di fecondità alla cui luce si può comprendere la nostra denuncia dei mali che possono oscurarla. Più che come esperti di diagnosi apocalittiche o giudici oscuri che si compiacciono di individuare ogni pericolo o deviazione, è bene che possano vederci come gioiosi messaggeri di proposte alte, custodi del bene e della bellezza che risplendono in una vita fedele al Vangelo” (E.G. 168). E’ questo il cammino di ricerca del bene, della pace, della giustizia che incarna le beatitudini evangeliche e porta alla santità.

17 agosto 2018

Il 17 Agosto 2018, celebrazione del 131° anniversario della nascita del beato Karl I d’Austria. Celebrazione ufficiale della gebetsliga italiana si è svolta nella parrocchia San Gottardo a Brescia presieduta da Sua Ecc. Rev.ma Mons. Giancarlo Perego arcivescovo di Ferrara-Comacchio, con la partecipazione di SAIR l’Arciduca Martino d’Austria Este. La Santa Messa, concelebrata da Sua Ecc. Rev.ma Mons. Vigilio Mario Olmi e da numerosi sacerdoti, è stata condecorata dalla corale Santa Maria Assunta di Gussago. A seguire, nel chiostro della parrocchia, sono state proiettate immagini e video d’epoca del Beato Carlo e le immagini dell’udienza che il Santo Padre Francesco ha concesso in Vaticano alla gebetsliga lo scorso ottobre. La serata è stata allietata da un simpatico momento di convivialità in un clima suggestivo e sereno. Anche quest’anno, unitamente a molti fedeli, giunti pure da luoghi lontani, hanno partecipato diversi membri e delegati provinciali della gebetsliga, tra le autorità erano presenti oltre a S.A.I.R. l’Arciduca Martino d’Austria Este, il Vice Prefetto di Brescia dott. Salvatore Pasquariello, il dott. Giuseppe Rizzani Delegato Vicario dell’Ordine Costantiniano per la Lombardia e rappresentanti degli Ordini di Malta, del Santo Sepolcro e dei Santi Maurizio e Lazzaro. particolarmente significativa, toccante ed apprezzata l’omelia di Monsignor Perego che verrà integralmente pubblicata sul sito della gebetsliga. al termine della celebrazione l’arcivescovo ha consegnato il diploma di appartenenza alla associazione di preghiera del beato Carlo al dottor Otte Stroucken giunto dall’Olanda per avviare gli incontri di preghiera della gebetsliga anche nei Paesi Bassi. Il Sacro Rito si è concluso con la benedizione solenne per le reliquie del beato Carlo e di san Giovanni Paolo II.

Ferrara-Brescia – agosto 2018

Il 17 agosto, alla celebrazione nazionale svoltasi a Brescia in occasione del genetliaco del beato Carlo, il nuovo assistente spirituale della delegazione ferrarese, don Davide Benini, era presente insieme a S. E. mons Giancarlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, che ha presieduto la solenne celebrazione, alla presenza tra gli altri dell’Arciduca Martino.

 

L’Arcivescovo di Ferrara-Comacchio mons. Giancarlo Perego e il delegato nazionale mons. Arnaldo Morandi

S.MESSA nella CON-CATTEDRALE di BOBBIO (PC) per il GENETLIACO del BEATO CARLO

GENETLIACO del BEATO IMPERATORE CARLO d’ASBURGO                  venerdì 17 agosto

Il 17 agosto 1887, nel Castello di Persenbeug (Niederösterreich – Bassa Austria), nasceva Carlo d’Asburgo, l’ultimo Imperatore. Noi lo ricordiamo ogni anno nel giorno genetliaco, oltreché, s’intende, in quello della memoria liturgica ufficiale (che S.Giovanni Paolo II fissò il 21 ottobre, giorno delle nozze con Zita di Borbone Parma). Come già comunicato, a Brescia, presso S.Gottardo, sarà celebrata la S.Messa come da programma allegato.

Presso di noi, nella Concattedrale di Bobbio, il Parroco Don Paolo Cignatta – che ringraziamo – celebrerà anche quest’anno la S.Messa feriale del 17 agosto secondo il proprio del Beato.    (Bobbio, peraltro, è gemellata da diversi anni – oltreché, naturalmente, con l’Irlanda, terra di San Colombano – anche con la città di Ybbs, che si trova pure nel Distretto di Melk , a pochi chilometri dal Castello di Persenbeug.)    Maurizio Dossena (Delegato di PC)   La Con-Cattedrale di BobbioIl Castello di Persenbeug